Come affrontare **
**l’ansia climatica
◆ Dopo aver letto l’articolo di copertina sull’ecoansia e l’articolo di Rebecca Solnit (Internazionale 1526) mi sento meno sola. Aiuta sapere che non sono l’unica a soffrire di ansia climatica e che all’estero ci sono persone specializzate e pubblicazioni che possono aiutarmi ad affrontarla. Soffro di ansia legata alla situazione ambientale del pianeta da molti anni, ma il disagio si è accentuato dopo la nascita dei miei figli. Quando ho cominciato a stare male una delle cose che più mi faceva soffrire era la sensazione di essere l’unica preoccupata, e non capivo perché nessuno protestasse e scendesse in piazza (o tirasse torte alla Gioconda). Nessuno degli psicoterapeuti e psichiatri che ho consultato aveva mai avuto a che fare con casi di ansia climatica né mi ha indirizzato verso un collega più preparato. Nessuno mi ha saputo trattare in relazione
alla specificità della mia ansia, anzi, qualcuno ha contribuito a farmi sentire ancora più pazza, sottolineando l’eccezionalità del mio caso. Negli anni successivi ho partecipato all’organizzazione di marce e manifestazioni e almeno ho capito di non essere sola, anche se fino a poco tempo fa non avevo mai conosciuto qualcuno che avesse sintomi simili ai miei. Temo che in Italia la psichiatria e la psicoterapia siano ancora inadeguate a trattare l’ansia climatica, e credo che fino a quando non ci sarà personale formato altre persone soffriranno in silenzio come me.
Valentina B.
L’arte di chiedere scusa
◆ Ho letto con interesse l’articolo di Arthur Brooks sull’arte di chiedere scusa (internazionale.it). Anche se alcuni passaggi sono un po’ complessi, l’ho trovato significativo e
voglio farlo leggere ai miei figli adolescenti, affinché possano riflettere su un “atteggiamento” fondamentale per la loro crescita.
Patrizia
Un altro genere
di vecchiaia
◆ Mi è piaciuto tantissimo leggere l’articolo di Barbara Leda Kenny sui nuovi modelli di convivenza per le anziane sole (essenziale.it). Ho 55 anni e ho in mente da vari anni di realizzare un cohousing di questo tipo, per me e per chiunque ne avrà bisogno.
Roberta
L’economia di Beyoncé e Taylor Swift
◆ È difficile per me accogliere la definizione di “fenomeno culturale” in relazione alle cantanti Beyoncé e Taylor Swift (Internazionale 1527). Io lo trovo puro intrattenimento.
_Luciano Viotto
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Questo articolo è uscito sul numero 1528 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati