Il 22 settembre il sindacato United automobile workers (Uaw) ha esteso lo sciopero indetto una settimana prima in tre stabilimenti delle principali case automobilistiche statunitensi, la General Motors, la Ford e la Stellantis. In particolare la Uaw – che chiede tra l’altro aumenti in busta paga del 40 per cento, maggiori benefit sanitari e una settimana lavorativa di 32 ore – ha coinvolto nella protesta tutti i centri di distribuzione dei ricambi della General Motors e della Stellantis. La Ford, spiega il New York Times, è stata risparmiata perché, secondo il sindacato, ha acconsentito di più alle richieste dei lavoratori. Gli impianti interessati sono diciotto centri di distribuzione della General Motors e venti della Stellantis, che danno lavoro rispettivamente a 3.475 e 2.150 persone iscritte alla Uaw. In seguito a questa decisione lo sciopero ora coinvolge più di diciottomila lavoratori. Il 26 settembre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è andato nel Michigan a esprimere solidarietà agli operai della Uaw. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1531 di Internazionale, a pagina 115. Compra questo numero | Abbonati