Riconoscere la propria immagine allo specchio è considerato un segno di autocoscienza. Questa capacità è stata osservata in pochi animali oltre gli esseri umani, tra cui alcuni primati, i cavalli, i delfini e le gazze, ma potrebbe essere propria anche dei polli (Gallus gallus domesticus), sostiene una ricerca pubblicata su Plos One. In natura i galli usano il canto per allertare i propri simili della presenza di un predatore, ma se sono soli restano in silenzio per non attirare l’attenzione. I ricercatori hanno messo un gallo in uno spazio diviso da una rete e hanno proiettato sul soffitto la sagoma di un falco. Se oltre la rete c’era un altro gallo i richiami di allarme erano più frequenti rispetto a quando l’animale era solo o si trovava di fronte a uno specchio. Probabilmente il riflesso non era identificato come un compagno reale. Se davvero i polli riescono a distinguere la propria immagine riflessa dalla vista di un altro esemplare della loro specie, concludono gli scienziati, la capacità di riconoscersi potrebbe essere più comune tra gli animali di quanto si pensasse.
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Questo articolo è uscito sul numero 1536 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati