“Poche idee sono più incrollabili di quella secondo cui il ricco diventa sempre più ricco mentre le persone comuni restano sempre più indietro”, scrive l’Economist. Eppure, osserva il settimanale britannico, alcuni dati dimostrano che non sempre le cose vanno così. Almeno negli Stati Uniti, dove dal 2016 il reddito settimanale reale dei cittadini più poveri cresce più velocemente di quello dei più ricchi. In seguito alla pandemia di covid-19, inoltre, questa tendenza si è accentuata: secondo alcune stime, ha cominciato a ridurre il divario del 40 per cento tra salari lordi di ricchi e poveri che è stato registrato nei quarant’anni precedenti. In Europa comincia a manifestarsi un fenomeno simile: nel Regno Unito la crescita dei salari è stata più forte per i lavoratori che guadagnano di meno. Certo, aggiunge l’Economist, presto tutto potrebbe finire, soprattutto se dovesse arrivare una recessione che riduce la richiesta di lavoratori e che di solito penalizza quelli più poveri. Ma se la tendenza durerà abbastanza a lungo, “i suoi effetti saranno profondi”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1541 di Internazionale, a pagina 116. Compra questo numero | Abbonati