In fondo al pozzo
◆ Sono un insegnante di scuola media e un militante antifascista. La mia formazione politica è cominciata leggendo Zerocalcare quando ero più giovane ed è sempre bello vedere come tratta questi temi nei suoi fumetti. Vorrei lanciare un appello a chi ha letto sulle pagine di Internazionale 1545 i fatti di Budapest: se la situazione di Ilaria, Tobias, Maya e Gabri vi ha toccato, per favore, attivatevi in prima persona nel vostro territorio. Organizzate distribuzioni alimentari, fate pressione per assegnazioni eque e veloci di edilizia popolare, contrastate gli ecomostri spacciati per “grandi opere”, coinvolgete e sostenete i migranti e le persone italiane razzializzate. Documentatevi e rispettate le religioni altrui e le identità lgbt+, iscrivetevi a un sindacato e fate scioperi e presidi, sostenete i consultori e i centri antiviolenza, informatevi sull’insostenibilità della nostra filiera alimentare. In generale, rendete le vostre comunità spazi accoglienti e basati sul mutuo aiuto, perché antifascismo è innanzitutto solidarietà dal basso. E se vi avanzano tempo ed energie, scendete in piazza a reclamare la libertà per i compagni, la fine dei genocidi e lo smantellamento degli imperi.
Ivan Lania
◆ Il giornalismo è raccontare storie vere, come ha fatto Internazionale dando massimo rilievo al racconto di Zerocalcare su Ilaria Salis. Grazie a lui
oggi molte persone conoscono questa vicenda.
Stefano Garelli
Mestre all’ombra del bancomat di Venezia
◆ Ho letto l’articolo di Alessandro Calvi sul turismo a Venezia (internazionale.it). Non poteva inquadrare meglio di così e in tutti i suoi aspetti la situazione. Spiace che l’Unesco, in tempi recenti, non abbia riconosciuto la fragilità di questa città e il rischio della sua scomparsa.
Nadia Mazzon
Il cognome di mia madre
◆ L’articolo di Annalisa Camilli (internazionale.it) è molto bello. Complimenti per la campagna “Unite”, in cui scrittrici e giornaliste denunciano la violenza di genere.
Raffaella Mori
Errata corrige
◆ Su Internazionale 1543, a pagina 91, il fumetto di Antonio Altarriba e Keko è estratto dal libro Moi, menteur pubblicato da Éditions Denoël; su Internazionale 1546, a pagina 46, l’articolo “Il paese perduto” è stato scritto solo da Jorie Horsthuis; su Internazionale 1547, a pagina 10, la malaria non è causata da un virus ma da un protozoo ed è trasmessa dalle zanzare.
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Questo articolo è uscito sul numero 1548 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati