El Niño Secondo l’ufficio meteorologico australiano la fase attuale del Niño, l’oscillazione climatica ricorrente che causa il riscaldamento delle acque dell’oceano Pacifico, si è conclusa. Il fenomeno era cominciato nel giugno 2023 e ha contribuito, insieme al cambiamento climatico, al superamento dei record globali di temperatura negli ultimi mesi.
Foreste Nelle zone tropicali esistono molte strade “fantasma” che non compaiono sulle mappe ufficiali. La costruzione di queste strade contribuisce alla frammentazione delle aree naturali, mettendo a rischio la biodiversità. Una ricerca pubblicata su Nature mostra che il fenomeno è molto diffuso in paesi asiatici come Indonesia, Malaysia e Papua Nuova Guinea. Lo studio è stato condotto in particolare nel Borneo, a Sumatra (nella foto) e in Nuova Guinea. In queste regioni le strade informali o illegali sono molto più numerose di quelle ufficiali. Di solito vengono costruite dagli agricoltori, dai minatori, dai boscaioli, da chi vuole occupare le terre o specularci e dai trafficanti di droga. L’apertura di nuove strade tende a favorire la deforestazione.
Tempeste Almeno 41 persone sono morte a causa delle forti perturbazioni che hanno colpito diverse regioni del Pakistan. Ventotto delle vittime sono state uccise da fulmini.
Colera Le Nazioni Unite hanno lanciato l’allarme sulla rapida diffusione del colera in Yemen, in particolare nelle zone controllate dagli huthi. Dall’ottobre 2023 sono stati registrati 11mila casi e 75 decessi.
Frane Una frana causata dalle forti precipitazioni ha provocato la morte di almeno venti persone sull’isola di Celebes, in Indonesia.
Alluvioni Almeno 18 persone sono morte in Oman a causa delle inondazioni provocate da una perturbazione eccezionale che ha colpito i paesi del golfo Persico. ◆ Išim, una città di 65mila abitanti nel sud della Russia, è stata evacuata a causa delle alluvioni che hanno colpito la regione.
Coralli Secondo l’agenzia statunitense per gli oceani e l’atmosfera (Noaa) nel mondo è in corso il quarto episodio globale di sbiancamento dei coralli (nella foto), provocato dalle temperature eccezionali raggiunte dalle acque degli oceani a causa del Niño e del cambiamento climatico. Anche nelle occasioni precedenti il fenomeno aveva coinciso con El Niño, ma lo sbiancamento attuale potrebbe essere il peggiore mai registrato. Il 54 per cento delle barriere coralline del pianeta è già stato colpito.
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Questo articolo è uscito sul numero 1559 di Internazionale, a pagina 106. Compra questo numero | Abbonati