Il 17 aprile si sono tenute le elezioni alle isole Salomone. Sotto la guida del primo ministro Manasseh Sogavare, l’arcipelago del Pacifico si è avvicinato alla Cina interrompendo i rapporti con Taiwan, siglando con Pechino un patto sulla sicurezza e investendo nella cooperazione strategica. L’esito del voto, che arriverà a giorni, deciderà le sorti della presenza cinese nella regione: l’opposizione, infatti, ha chiesto di stralciare l’accordo sulla difesa, mentre la rielezione di Sogavare rafforzerebbe Pechino a scapito degli Stati Uniti.

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Questo articolo è uscito sul numero 1559 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati