“Il cognac di Macron è l’unica cosa che è andata liscia con Xi Jinping”, titola un articolo di Politico.eu sull’incontro a Parigi tra il presidente francese e quello cinese, in visita in Europa per la prima volta dopo cinque anni. Emmanuel Macron ha accolto Xi ( nella foto ) regalandogli delle bottiglie del miglior liquore francese. “Un messaggio non troppo sottile”, continua il sito. L’indagine anti-dumping voluta dalla Cina sui liquori europei a base di vino, che sta colpendo in modo particolare i produttori di cognac francese, è vista come una ripicca per la decisione dell’Unione europea di aprire delle inchieste su Pechino, sospettata di pratiche commerciali sleali in settori come la produzione di veicoli elettrici e di strumenti medici. Xi ha promesso di non imporre preventivamente dazi sul brandy e di sostenere la proposta francese di una tregua nei conflitti mondiali durante le Olimpiadi di Parigi. Per il resto, però, il presidente cinese ha concesso poco. Ha sorvolato sull’appoggio a Mosca nella guerra in Ucraina e sui timori che Pechino aiuti l’economia russa, fornendo beni di consumo sottoposti a sanzioni. “Ci opponiamo all’uso della crisi in Ucraina per infangare un paese terzo fomentando una nuova guerra fredda”, ha detto il presidente cinese, che ha proseguito il suo viaggio europeo visitando Serbia e Ungheria, due paesi “amici” di Pechino.
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Questo articolo è uscito sul numero 1562 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati