Internazionale Kids
a Reggio Emilia
◆ Complimenti per i moltissimi incontri del festival di Internazionale Kids a Reggio Emilia. In particolare con mia figlia Beatrice e mio marito abbiamo partecipato a quello con Ariete, in cui la cantante spiegava il suo esordio nel mondo della musica. L’ho trovata molto gentile e garbata, anche nei temi non proprio facili da capire per un pubblico più giovane. Grazie per averci dato questa opportunità. L’anno prossimo sicuramente faremo altre esperienze in giro per la città.
Agostina
Tutti vogliono l’ayahuasca
◆ Molto interessante l’articolo sull’uso dell’ayahuasca in Perù (Internazionale 1562). In Brasile l’uso dell’ayahuasca è protetto dalla legislazione, che ne riconosce il valore culturale e religioso. Inoltre viene usata nei trattamenti di salute mentale e i terapisti che lavorano con questa sostanza riportano risultati positivi nel trattamento di vari disturbi, come depressione, ansia, dipendenza chimica e stress post-traumatico. Nonostante i benefici riportati, l’uso dell’ayahuasca non è esente da controversie e preoccupazioni: per esempio il suo potenziale di scatenare reazioni avverse nelle persone vulnerabili, il rischio di abusi e la necessità di rispettare tradizioni e rituali culturali specifici. È fondamentale garantire un approccio responsabile, rispettando gli aspetti spirituali e culturali e quelli etici coinvolti nel suo utilizzo.
Antonio E. Nardi
Come si diventa giapponesi
◆ Sono stata insegnante di scuola primaria e questo articolo sulle regole nelle scuole in Giappone (internazionale.it) mi ha molto interessata. Il fatto che non ci siano bidelli mi sembra l’idea migliore. Nutro invece perplessità sull’educazione all’ordine fatta in questo modo. Se venisse praticata così da noi non sortirebbe gli stessi effetti.
Paola Giorio
La svolta filorussa di Tbilisi
◆ Ho letto l’articolo sulla svolta filorussa in Georgia del miliardario Ivanishvili (Internazionale 1562), che ha annunciato di voler neutralizzare la “propaganda lgbt” nel paese, come già in precedenza hanno fatto Putin in Russia e Kadyrov in Cecenia (con anche un campo di tortura denunciato da Amnesty). Di fronte a questa dilagante omofobia, come pensa di reagire la comunità internazionale? Perché si tace sulle morti gay?
Sergio Tortiglione
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Questo articolo è uscito sul numero 1563 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati