A pensarci bene, chi vorrebbe leggere un ennesimo romanzo sulla crisi di mezza età, sulla fine di un matrimonio, sul risveglio della sessualità? Però è anche vero che un bravo scrittore può rendere potabile qualsiasi argomento. Quindi dev’essere proprio l’abilità della regista, artista e scrittrice statunitense Miranda July a far sembrare imperdibile il suo ultimo libro, All fours. Conoscendo July possiamo immaginare almeno un po’ cosa ci aspetta: un libro divertente, strano e, alla fine, emotivamente devastante. La protagonista senza nome del libro, a 45 anni, comincia una nuova vita. Molto occupata e preoccupata, s’imbarca in un’avventura che smonterà e rimonterà in una forma diversa la sua esistenza. Decide di viaggiare sola dalla California a New York, ma non si allontanerà mai troppo da casa. Si piazza in un motel scadente vicino a Pasadena e affronta a modo suo i suoi fantasmi. Ne viene fuori un libro di grande portata in cui, attraverso una storia peculiare July abbraccia uomini e donne, la mente e il corpo, la socialità e la solitudine.
The Guardian
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Questo articolo è uscito sul numero 1563 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati