Almeno dodici persone sono rimaste uccise e decine ferite il 20 maggio quando i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf) hanno bersagliato con l’artiglieria Al Fashir, il capoluogo del Darfur Settentrionale , per strapparla al controllo dell’esercito sudanese e delle forze sue alleate, scrive Sudan Tribune. Secondo il ministero della salute locale, sono stati colpiti anche un ospedale e il campo profughi di Abu Shouk. A Nyala, nel Darfur Meridionale, sono ripresi i bombardamenti aerei dell’esercito contro le postazioni delle Rsf. In più di un anno di guerra in Sudan sono morte almeno 14.700 persone. Più di 25 milioni – oltre la metà della popolazione – hanno bisogno di aiuti umanitari.

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Questo articolo è uscito sul numero 1564 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati