◆ Ho trovato interessante l’articolo (Internazionale 1563). Mi sembra però che, al di là delle analisi di militari, studiosi, intellettuali e giornalisti, manchi un punto di vista analitico fondamentale: quello del popolo palestinese, che vive sulla sua pelle la guerra tra Israele e Hamas.
Giovanni Danese

◆ Penso che Israele debba ricevere punizioni severe per quello che sta facendo (internazionale.it). La maggior parte dei palestinesi uccisi erano donne e bambini, famiglie intere che non avevano nulla a che fare con Hamas. L’esercito israeliano distrugge scuole, ospedali, case, campi profughi, e blocca gli aiuti umanitari. “Preferisco salvare un solo cittadino, che uccidere mille nemici”, diceva l’imperatore romano Antonino Pio.
Tiziana Barrera

◆ Ho letto l’articolo di Alessandro Calvi sul dissenso di ragazze e ragazzi (internazionale.it). Credo che le persone al potere non vogliano che i giovani giudichino con la loro testa. Sono abituati a mantenere il potere con la forza e i manganelli, e non ammettono la protesta. Il conflitto è l’anima della democrazia, sempre che questo sia un governo democratico.
Apollonia Caldarone

◆ L’articolo di Jonathan Hai­dt sull’uso degli smartphone da parte di bambini e adolescenti (Internazionale 1561) propone molti spunti di riflessione interessanti. Per contro ho trovato che l’ampiezza del fenomeno del disagio giovanile non venga minimamente affrontata nell’articolo di Nature, che contesta la teoria di Haidt. Sicuramente le basi scientifiche sono ancora lacunose perché si tratta di un fenomeno recente, ma le correlazioni portate da Haidt sono impressionanti. Ridurre tutto a un’operazione di marketing editoriale mi sembra a dir poco sbrigativo.
Alessandra Gambrosier

◆ Su Internazionale 1563, nella rubrica Dear Daddy a pagina 16, la statua della Libertà non è a Ellis Island ma a Liberty Island; a pagina 52 la London Review of Books è un giornale del Regno Unito.

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