Il batiscafo statunitense Alvin, in servizio dal 1964, sta per tornare in attività dopo l’ammodernamento che ha portato a 6.500 metri il suo limite massimo di profondità. La prima missione sarà nel Pacifico settentrionale lungo la costa dell’Alaska. Negli ultimi anni anche Francia, Russia, Giappone e Cina hanno costruito batiscafi che possono scendere a grandi profondità, scrive Science, ma il futuro dell’esplorazione dei fondali oceanici sembra appartenere ai veicoli robotici.

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Questo articolo è uscito sul numero 1565 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati