“E se i venti carichi di sabbia che di recente hanno spazzato il nord dell’Algeria e parte dell’Europa fossero colpa delle pecore algerine?”, si chiede Tsa. Il sito algerino intervista gli agronomi Nedjraoui Dalila e Bédrani Slimane, secondo i quali il fenomeno deriva dalla diffusione degli allevamenti di ovini nelle regioni semidesertiche del paese. L’aumento della domanda di carne di pecora, legato a un miglioramento delle condizioni generali di vita, ha spinto gli abitanti di alcune regioni a puntare sull’allevamento, anche in zone dove i pascoli sono carenti, favorendo la desertificazione.
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Questo articolo è uscito sul numero 1569 di Internazionale, a pagina 29. Compra questo numero | Abbonati