A quasi cinquanta giorni dalle elezioni, la Francia non ha ancora un primo ministro. Finita la “tregua olimpica” che il presidente Emmanuel Macron aveva chiesto ai partiti, sono ripresi i colloqui per trovare una maggioranza in parlamento, diviso in tre blocchi: centro, sinistra ed estrema destra. “Questa equazione politica, terribilmente complicata, dev’essere risolta il prima possibile”, scrive Le Monde. “Per farlo bisogna superare urgentemente un doppio rifiuto: quello di Macron, che vorrebbe comportarsi come se le elezioni, da lui stesso volute, non ci fossero state e lasciare immutata la sua politica; e quello di una parte della sinistra, che continua a far credere agli elettori di poter governare da sola, oppure, come fa Jean-Luc Mélenchon, che preferisce minacciare la destituzione del presidente invece di proporre soluzioni di governo fattibili” .
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Questo articolo è uscito sul numero 1577 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati