Il 15 settembre 2024 la polizia statunitense ha arrestato Ryan Wesley Routh (nella foto), un uomo che si era appostato con un fucile vicino a un campo da golf dove stava giocando l’ex presidente Donald Trump. Secondo le ricostruzioni, un agente della sicurezza che stava perlustrando la zona ha notato la canna di un fucile spuntare dalla recinzione intorno al campo; a quel punto ha cominciato a sparare verso il sospettato, mentre Trump veniva portato al sicuro. Routh è scappato su un’auto nera, ed è stato fermato poco dopo grazie alla segnalazione di un testimone che aveva fotografato la targa dell’auto. “Vicino alla recinzione la polizia ha trovato un fucile, due borse e una telecamera”, scrive Npr. Routh è originario del North Carolina, ha 58 anni e ha precedenti penali. Negli ultimi anni avrebbe cercato di arruolarsi come mercenario per combattere al fianco degli ucraini nella guerra contro la Russia. Per il momento è stato incriminato solo per possesso illegale di un’arma da fuoco. “È probabile che queste accuse siano usate per chiederne la carcerazione preventiva mentre vengono formulati altri capi di accusa. L’Fbi sta indagando per tentato omicidio”, scrive la Cnn. Come per l’attentato del 13 luglio in Pennsylvania, in cui Trump era stato ferito a un orecchio durante un comizio della campagna elettorale per le presidenziali, anche in questo caso è stato messo in discussione il comportamento del secret service, il servizio che si occupa della sicurezza dei leader politici. “Trump non ha rischiato la vita, visto che Routh non avrebbe potuto colpirlo dal punto in cui era appostato. Ma non è chiaro perché le guardie del corpo non abbiano perlustrato il perimetro del campo da golf prima che il candidato cominciasse a giocare”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1581 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati