I tunisini sono attesi alle urne il 6 ottobre per le presidenziali. A sfidare il leader Kais Saied, che dal 2021 ha impresso una svolta autoritaria al paese, saranno solo due candidati: Zouhair Maghzaoui, del partito socialista panarabista Movimento del popolo, e Ayachi Zammel (nella foto, il portavoce di Zammel, Tunisi, 16 settembre 2024) della formazione centrista Azimoun. Il 1 ottobre Zammel è stato condannato a dodici anni di carcere per aver presentato firme false per convalidare la sua candidatura. Per le stesse accuse pochi giorni prima gli era stata inflitta una pena a venti mesi di prigione. Zammel, che respinge le accuse, non si vuole ritirare dalla corsa, scrive Business News, e sui social media è partita una campagna per votarlo per contrastare Saied. Intanto il 30 settembre a Djerba è naufragata una barca con una sessantina di migranti, in gran parte tunisini. Solo 29 sono stati soccorsi, scrive Tunisie Numérique. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1583 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati