Un disastro climatico alla settimana
◆ Mi ha davvero colpito l’articolo di Rebecca Solnit (Internazionale 1584) che parla di un disastro climatico ogni settimana. La maggiore frequenza e intensità delle catastrofi climatiche danneggia tutti, compresa la salute mentale delle vittime. È fondamentale dare priorità al benessere mentale delle persone colpite. L’attenzione dovrebbe essere rivolta all’alleviamento dei sintomi acuti e all’aiuto per riacquistare stabilità. È importante prestare attenzione ai segnali di disturbi da stress acuto e da stress post-traumatico. E sarebbe importante considerare il benessere mentale delle squadre di soccorritori coinvolti negli sforzi di risposta alle emergenze.
Antonio E. Nardi
Gli effetti collaterali del turismo spinto da cinema e serie tv
◆ Ho letto l’articolo di Alessandro Calvi (internazionale.it) sul turismo di massa nei luoghi usati come set cinematografici. Una sventura devastatrice. Il lago di Braies è diventato un luna park, di alpino non resta alcunché. A Stromboli un incendio ha distrutto ettari di bosco. Le località usate per le riprese del Commissario Montalbano prese d’assalto per i selfie.
Valeria Canavesi
◆ Questa analisi mi lascia perplesso. Credo che il turismo nei luoghi famosi sia sempre esistito, mi viene in mente per esempio Loch Ness. Penso che il problema di oggi stia nella viralità della comunicazione, capace di spostare in pochissimo tempo grandi masse prima di attenzione e poi di persone. Il problema è che in questo mondo siamo tanti e mal distribuiti.
Gianluca Milasi
Un anno con Alice Rohrwacher
◆ Trovo sempre molto originali e acute le rubriche di Alice Rohrwacher. Riesce a vedere e raccontare le cose da un’angolazione mai banale che mi colpisce e intriga ogni volta.
Alessandro Sala
Vermiglio è un incanto
◆ Sono d’accordo con la recensione del film di Maura Delpero (internazionale.it) firmata da Francesco Boille. La claustrofobia di una comunità patriarcale, chiusa anche geograficamente in un paesaggio di montagna dagli spazi angusti mi ha fatto provare a tratti una certa angoscia. Ammirevole l’interpretazione di tutti, raffinata la cifra espressiva.
Anna Ridi
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Questo articolo è uscito sul numero 1585 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati