Dopo una campagna elettorale segnata dalle ingerenze russe, sotto forma di brogli, manipolazioni e compravendita di voti, il 3 novembre l’europeista Maia Sandu è stata confermata presidente della Moldova. Al ballottaggio ha sconfitto il candidato filorusso Alexandr Stoianoglo con il 55,3 per cento dei voti, raccolti soprattutto nella capitale Chișinău e tra gli elettori della diaspora. La vittoria di Sandu arriva due settimane dopo il successo di misura del sì nel referendum sull’ingresso nell’Unione europea. “Com’era già successo, la diaspora ha spostato l’equilibrio elettorale a vantaggio delle forze europeiste”, scrive Agora. “Perché i moldavi che vivono all’estero vogliono avvicinare il loro paese d’origine all’Europa”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1588 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati