◆ In questa foto notturna scattata da un astronauta a bordo della stazione spaziale internazionale, le luci disegnano la mappa della città di Chicago, che con i suoi 2,7 milioni di abitanti è la terza più popolosa degli Stati Uniti dopo New York e Los Angeles.
In corrispondenza del centro, il porto e il molo della marina si protendono nel lago Michigan. File di luci segnano il percorso delle autostrade, come la I90. Il fiume Chicago, che appare come una sottile linea scura, scorre attraverso la città e permette il traffico fluviale tra il lago e i sistemi di canali a cui è collegato. La macchia nera tra l’area metropolitana e l’aeroporto internazionale è il fiume Des Plaines, costeggiato da riserve naturali, parchi e campi da golf, che non sono illuminati di notte. La mancanza di luci permette di distinguere anche altri spazi aperti, come il cimitero di Rosehill e il parco di Big Marsh.
Alla fine dell’ottocento, con l’espansione di Chicago, per semplificare gli spostamenti la città è stata ridisegnata con una pianta a griglia composta da strade orientate da sud a nord e da est a ovest.
Questo schema è evidenziato dall’illuminazione notturna: le luci al sodio dai toni più caldi, tipiche delle aree residenziali, contrastano con quelle a led, più fredde, delle zone commerciali e industriali distribuite lungo le vie di comunicazione e ai margini dell’area metropolitana.–Nasa
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Questo articolo è uscito sul numero 1592 di Internazionale, a pagina 113. Compra questo numero | Abbonati