Questo recente ritratto della regista belga scomparsa nel 2015 è un’ottima introduzione ai suoi film disponibili gratuitamente grazie all’omaggio che le dedica Arte, tra cui il celebre Jeanne Dielman e lo sfrenato musical Golden eighties.
Questa rievocazione della stagione d’oro dello sci italiano degli anni settanta, con la celebre squadra guidata dal tecnico Mario Cotelli e campioni come Gustav Thöni e Piero Gros, è la visione ideale per ispirare il ritorno sulle piste.
La piccola Makayla ha trascorso l’infanzia soffrendo di una rara forma di autismo. I suoi genitori non hanno perso la speranza, finché una terapia rivoluzionaria le ha restituito la possibilità di comunicare.
Un anno di vita e lavoro sull’arco alpino attraverso i gesti e le riflessioni di tre protagonisti lontani dagli stereotipi, rappresentanti di un ritorno al ruralismo, che diventa scelta politica e spirituale.
Nestor, Aaron, Benjamin e Rafiki, regista del film, studiano all’università di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana. Tra aule sovraffollate, lavori saltuari e corruzione, sognano un futuro migliore.
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Questo articolo è uscito sul numero 1596 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati