◆ Entro la fine del secolo l’aumento delle temperature potrebbe provocare 2,3 milioni di morti in più in Europa, afferma uno studio pubblicato su Nature Medicine. Gli autori hanno analizzato i dati sulle temperature e la mortalità in 854 aree urbane di 30 paesi europei, prendendo in considerazione diversi livelli di riscaldamento e di adattamento al cambiamento climatico. Negli ultimi anni in Europa l’intensificarsi delle ondate di caldo è stato collegato a decine di migliaia di morti, soprattutto nelle grandi città, dove a causa dell’effetto isola di calore le temperature possono superare di più di dieci gradi quelle delle aree circostanti. Ma attualmente nei paesi europei i decessi dovuti al freddo sono dieci volte più numerosi di quelli causati dal caldo, e alcuni sostengono che nell’insieme il cambiamento climatico potrebbe ridurre il numero di morti legate alle temperature estreme. Lo studio però smentisce questa ipotesi, suggerendo che nel peggiore dei casi i morti dovuti al caldo aumenterebbero di 5,83 milioni, mentre le vittime del freddo diminuirebbero di appena 3,48 milioni. Gli effetti sarebbero più marcati nell’area del Mediterraneo: la città più colpita sarebbe Barcellona, con 250mila morti in più, seguita da Roma, Napoli, Madrid e Milano. Gli autori sottolineano che questi numeri potrebbero essere ridotti sensibilmente adottando una serie di misure per limitare gli effetti delle ondate di caldo, per esempio aumentando gli spazi verdi nelle città.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1599 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati