Alcuni video e immagini satellitari consultati da Le Monde Afrique mostrano che il 17 gennaio è arrivato alla periferia di Bamako, la capitale del Mali, un lunghissimo convoglio formato da decine di camion che trasportavano più di un centinaio di carri armati, blindati e altri veicoli militari russi.

Erano stati scaricati nei giorni precedenti al porto di Conakry, in Guinea, probabilmente da due navi russe, la Adler e la Siyanie Severa. È la consegna di materiale bellico più importante da quando la giunta militare di Bamako ha cominciato nel 2021 a collaborare con Mosca, rompendo i rapporti con la Francia. Il Cremlino, spiega il quotidiano francese, “sta riorganizzando la sua presenza militare in Africa. Dopo la caduta del presidente Bashar al Assad, l’8 dicembre 2024, la Russia si è ritrovata in una posizione precaria in Siria – il paese che usava come centro logistico per proiettare la sua influenza sul continente – ed è costretta a trovare delle soluzioni alternative, a cominciare dalla Libia”. Secondo le fonti di Le Monde Afrique, l’arrivo dell’imponente convoglio russo fa pensare a un’accelerazione del dispiegamento russo in Mali, che potrebbe diventare “un punto d’appoggio nella regione, permettendo al Cremlino di arrivare in tutti i paesi dell’Alleanza degli stati del Sahel e oltre”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1599 di Internazionale, a pagina 27. Compra questo numero | Abbonati