Il massacro
del Ramadan

◆ Leggendo l’articolo di David Hearst (Internazionale 1606) mi chiedo: siamo mai stati davvero la “guida morale” del mondo o ci siamo solo convinti di esserlo, forti di secoli di ricchezza e dominio incontrastato? Non voglio cadere nel semplicismo, ma guardando l’attuale contesto globale l’occidente dovrebbe fermarsi e riflettere. Quale futuro vogliamo costruire? Quali valori vogliamo incarnare? Saremo all’altezza di questa scelta?
Matteo Paolanti

Testate

◆ Ho trovato molto interessante l’editoriale di Giovanni De Mauro (Internazionale 1606), che cita l’Atomic stockpile agreement del 1962 e ci ricorda che, nella base americana a Ghedi, ci sono probabilmente venti bombe atomiche. In tempi come questi, sottolinea, “è bene tenerlo a mente”. Trovo fondamentale farlo in questo momento d’incertezza.
Francesco Motti

Israele distrugge ogni speranza

◆ Nell’articolo (Internazionale 1606) mi ha colpito leggere: “Il 18 marzo è stato uno dei giorni con più vittime dall’inizio della guerra”, con 174 bambini morti. Il 18 marzo è stato un giorno tanto atteso per la nascita di mia figlia Elisa, che è nata poi una settimana dopo. Si tenta di eliminare ogni futuro per i bambini di Gaza. La verità è che ci condanniamo a un presente miserabile e a un futuro difficile.
Angelo Pentassuglia

L’appello per Gaza che divide gli ebrei italiani

◆ È di grande interesse l’articolo di Anna Momigliano (Internazionale 1604) sulle manifestazioni dei movimenti ebraici italiani contro l’inaccettabile politica di violenza di Israele a Gaza e in Cisgiordania. Contro quelle manifestazioni sono state sollevate delle critiche perché, si è detto, potrebbero spingere a ritenere corresponsabili di Israele le comunità della diaspora che non dichiarano dissenso. C’è da dire però che Netanyahu ha costantemente sostenuto che le critiche a Israele sono atti di antisemitismo, presupponendo un legame automatico tra governo israeliano ed ebraismo, e chiamando in causa così tutti gli ebrei.
Luciano Pulcrano

Errata corrige

◆ Su Internazionale 1606, nella cartina di Venezia a pagina 70, l’isola indicata come Sant’Andrea in realtà è l’isola delle Vignole.

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Questo articolo è uscito sul numero 1607 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati