L’analisi di un campione di roccia raccolto dal rover statunitense Curiosity ha rivelato i composti organici più grandi mai trovati su Marte. Il campione era stato prelevato dal rover nel 2013 nel cratere Gale, che più di tre miliardi di anni fa conteneva un lago di acqua. Una nuova analisi compiuta con il laboratorio chimico a bordo di Curiosity, i cui risultati sono stati pubblicati su Pnas, ha individuato la presenza di alcani, probabilmente derivati da acidi carbossilici come quelli che compongono la membrana delle cellule. Non è una prova definitiva che su Marte è esistita la vita, dato che queste molecole possono formarsi anche in altri modi, ma è uno degli indizi più significativi scoperti finora.
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Questo articolo è uscito sul numero 1607 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati