Fethi Belaid, Afp/Getty

Il 4 aprile le forze dell’ordine tunisine hanno cominciato a sgomberare gli accampamenti informali nelle campagne intorno a Sfax (nella foto) dove avevano trovato rifugio migliaia di migranti originari dell’Africa subsahariana e di paesi come Pakistan e Bangladesh, scrive Le Monde Afrique. Sfax è una città costiera della Tunisia da cui partivano molte imbarcazioni dirette in Europa, ma dopo che il governo di Tunisi ha firmato un accordo con Bruxelles questi flussi si sono ridotti e molti migranti sono rimasti bloccati. Lo sgombero è avvenuto dopo le proteste dei residenti, che denunciavano l’occupazione dei loro uliveti.

◆ In Libia il governo di Tripoli ha sospeso il 2 aprile le attività di dieci organizzazioni umanitarie, tra cui Medici senza frontiere e Cesvi, accusate di avere un piano per “cambiare la composizione demografica della Libia” spingendo i migranti di altre parti dell’Africa a insediarsi nel paese.

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Questo articolo è uscito sul numero 1609 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati