Gli puoi chiedere qualsiasi cosa: da una tesina per la scuola alla strategia di marketing per un’azienda. E lui risponde. Si chiama ChatGpt ed è un software di intelligenza artificiale. Non è (ancora) perfetto, ma è già in grado di sostituirsi agli umani per molte attività. Reso disponibile per chiunque a dicembre, ChatGpt ha portato per la prima volta a un pubblico vasto l’esperienza di sfruttare una macchina per lavori intellettuali. Che effetti avrà sul mondo? “I modelli di oggi sono molto più capaci di quanto pensiamo e le nostre tecniche per esplorarli sono ancora immature”, spiega a The Verge l’esperto Jack Clark. Il 2023 sarà l’anno in cui scoprire le potenzialità e le minacce dello strumento. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1494 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati