La sede del Guardian e dell’Observer a Londra, 2014. (Matthew Lloyd, Bloomberg/Getty Images)

Il Guardian di Londra è uno dei migliori quotidiani in circolazione. Ed è anche rimasto l’unico, tra i grandi giornali internazionali, a non avere un paywall, cioè un sistema che consente la lettura degli articoli online solo agli abbonati e alle abbonate.

Esistono diversi tipi di paywall: ce ne sono alcuni che scattano subito, mentre altri intervengono dopo aver letto un certo numero di articoli. E di solito prevedono che un po’ di contenuti restino disponibili gratuitamente.

È il caso per esempio di Internazionale, che sul sito ha scelto di riservare la maggior parte degli articoli a chi si abbona, pur lasciandone altri aperti a tutti. In questo modo chi vuole può farsi un’idea e poi decidere se abbonarsi. Diventando così parte di una comunità di persone che oltre a leggere e sostenere un giornale, contribuisce a mantenere l’informazione libera e indipendente.

In tutto il mondo i mezzi d’informazione di qualità piccoli, medi e grandi vanno in questa direzione. Tra le eccezioni, la più vistosa è appunto quella del Guardian. I suoi articoli si possono leggere gratuitamente e volendo si può dare un contributo economico, ma non è necessario farlo.

Una strategia che sembra funzionare: nel 2021 il giornale dichiara di aver ricevuto 76 milioni di sterline (circa 90 milioni di euro) da un milione di persone. La domanda che alcuni si fanno, però, è se il successo di questo modello non sia aiutato dal fatto che gli altri quotidiani sono a pagamento.

Qualche settimana fa Charles Baker, direttore di The Fence, un piccolo giornale online britannico indipendente, ha scritto che se il Guardian decidesse di introdurre un paywall a beneficiarne sarebbero indirettamente anche i giornali più piccoli, che oggi sono paradossalmente penalizzati dalla grande abbondanza di contenuti gratuiti disponibili sul sito del quotidiano londinese. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1520 di Internazionale, a pagina 7. Compra questo numero | Abbonati