Nei supermercati portoghesi una dozzina di uova può costare già oggi più di 3,50 euro, ma i consumatori farebbero meglio a prepararsi per un ulteriore aumento. I produttori sostengono che si tratta di un aumento “inevitabile”, causato dalla pressione degli Stati Uniti, alla prese con un forte calo dell’offerta dovuto all’influenza aviaria. I venditori al dettaglio “non hanno alternativa”, spiega Manuel Augusto Figueiredo, proprietario di una piccola catena di supermercati. “Il 1 aprile il prezzo delle uova è salito del 14 per cento. Ce l’ha comunicato alla fine di marzo il nostro fornitore. Questo 14 per cento siamo costretti a farlo ricadere sul prezzo finale”, ha spiegato l’imprenditore. “Non vale la pena cercare altri fornitori. L’offerta è limitata rispetto alla domanda e molti rifiutano nuovi clienti, perché non sono in grado di rispettare gli ordini”, aggiunge Figueiredo. E Il tradizionale aumento del consumo di uova durante il periodo pasquale, nell’ordine del 10 per cento, “non farà altro che aggravare il problema, provocando ulteriori rincari”, precisa l’imprenditore.
“Gli aumenti nei supermercati si faranno sentire ancora di più a partire da aprile”, conferma Manuel Sobreiro, amministratore del gruppo Cac, uno dei principali operatori del settore in Portogallo che lavora con cinquanta produttori e vende più di novanta milioni di uova all’anno. Nel caso del gruppo Cac, Sobreiro ammette che le uova hanno già subìto un aumento di prezzo del 16 per cento rispetto all’ultimo trimestre del 2024. Ora si prevede un ulteriore rincaro del 18,5 per cento, che “si farà sentire sulle tasche dei consumatori”, osserva.
“Ma è necessario per evitare che i produttori vendano le loro uova all’estero. Considerando l’aumento della domanda e i prezzi in crescita su scala globale, dobbiamo adeguarci alla tendenza del mercato per continuare a rifornire i nostri clienti in Portogallo”, spiega Sobreiro. L’imprenditore è particolarmente attento a quello che succede negli Stati Uniti, “dove l’influenza aviaria ha provocato la morte di sessanta milioni di galline”, provocando una crisi nelle forniture di uova con ripercussioni su scala mondiale.
Mezzo dollaro in più
L’associazione di consumatori Deco Proteste, che segue l’andamento settimanale dei prezzi di 63 prodotti alimentari e gli effetti sulle tasche dei portoghesi, sottolinea che il prezzo delle uova è già aumentato dell’11 per cento rispetto a gennaio, il valore più alto dal 2023. L’11 marzo, inoltre, la catena spagnola di supermercati Mercadona ha confermato che gli effetti dell’aviaria negli Stati Uniti hanno ormai raggiunto la penisola iberica, provocando “una crisi delle uova”. Quello che succede alla catena di ristoranti Waffle House, che ogni anno cucina più di 270 milioni di uova, è un esempio del caos scoppiato sull’altra sponda dell’Atlantico: oggi per ogni uovo servito l’azienda statunitense è costretta a far pagare mezzo dollaro in più.
Gli Stati Uniti sono alla ricerca di uova per il mercato interno. Le aziende statunitensi si rivolgono ai fornitori di tutto il mondo, dal Brasile all’Indonesia passando per la Turchia, l’Europa e la Corea del Sud. Nel caso delle uova il presidente Donald Trump sembra aver dimenticato l’imposizione di dazi alle importazioni: la priorità è riuscire a far arrivare tra i settanta e i cento milioni di uova in un mese.
Washington sta bussando a tutte le porte. “Sappiamo che le ambasciate statunitensi stanno contattando le autorità di diversi paesi – compreso il Portogallo – in cerca di fornitori. Ma noi vogliamo dare la priorità al mercato nazionale”, sottolinea Sobreiro.
“Ci sono stati contatti tra l’ambasciata statunitense e alcune istituzioni, a cominciare dalla Dgav (direzione generale per la sicurezza alimentare e la protezione animale). Abbiamo già ricevuto delle richieste sulla disponibilità dei produttori nazionali a esportare, ma non siamo in grado di soddisfarle”, conferma Paulo Mota, presidente dell’Associazione nazionale degli avicoltori e produttori di uova (Anapo), sottolineando che il Portogallo è vicino all’autosufficienza anche se il consumo sta aumentando. ◆ as
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Questo articolo è uscito sul numero 1608 di Internazionale, a pagina 102. Compra questo numero | Abbonati