Americhe

Reclutati su Tik Tok

Luis Acosta, Afp/Getty

Nel dipartimento del Cauca, nel sudovest del paese, i gruppi guerriglieri dissidenti delle Farc, in particolare l’Estado mayor central (Emc), reclutano combattenti attraverso i social network e i video pubblicati su Tik Tok ( nella foto ). Il fenomeno ha preso piede dopo la pandemia. Il difensore civico Ricardo Arias Macías ha detto alla **Bbc **che “184 giovani sono stati assoldati nel 2023 dalle organizzazioni ribelli. E che finora nel 2024 si sono arruolate 159 persone, tutte minorenni. Di queste 124 vengono dal dipartimento del Cauca” .

Black out per avaria

Il 19 giugno un’interruzione dell’energia elettrica ha lasciato per qualche ora almeno diciotto milioni di persone senza luce, provocando l’evacuazione di migliaia di passeggeri dalla metropolitana di Quito, ingorghi in varie città e la chiusura di alcune scuole. “Le interruzioni programmate di corrente sono cominciate ad aprile, quando le autorità hanno dichiarato che il paese attraversa una crisi energetica per la siccità e le infrastrutture fatiscenti”, scrive il sito Gk. Secondo il governo, l’ultimo blackout è stato provocato da un’avaria nel sistema di trasmissione.

Comandamenti nelle scuole

Il 19 giugno lo stato della Louisiana, nel sudest degli Stati Uniti, ha firmato una legge che rende obbligatoria l’esposizione dei dieci comandamenti della Bibbia nelle aule scolastiche e universitarie, scrive Associated Press. Il provvedimento, firmato dal governatore repubblicano Jeff Landry, è stato fortemente criticato dall’opposizione e da varie associazioni laiche, che lo considerano incostituzionale e hanno detto di volerlo contestare in tribunale. Secondo la legge, dal 2025 in ogni aula delle scuole pubbliche dello stato i dieci comandamenti dovranno essere esposti su poster “con un carattere grande e facile da leggere”, accompagnati da un paragrafo in cui si spiega la loro centralità “nell’istruzione pubblica statunitense da almeno tre secoli” .

Missione keniana al via

Port-au-Prince, 25 giugno (Marckinson Pierre, Ap/Lapresse)

“Il 25 giugno un aereo della Ke–nyan Airways con a bordo il primo contingente della missione internazionale di sicurezza armata è atterrato all’aeroporto di Port-au-Prince”, scrive il Miami Herald. I quattrocento poliziotti keniani sono stati accolti dagli agenti haitiani: da tempo aspettavano l’arrivo della missione per poter contrastare le bande armate che controllano gran parte della capitale e altre zone del dipartimento dell’Artibonite, più a nord. Il quotidiano di Haiti **Le Nouvelliste ** sottolinea che sono passati quasi due anni da quando l’ex premier Ariel Henry aveva sollecitato alle Nazioni Unite un aiuto internazionale per far fronte alla crisi umanitaria e di sicurezza che ha colpito il paese caraibico.

Brasile Con otto voti favorevoli su undici il 25 giugno la corte suprema ha depenalizzato il possesso di cannabis per uso personale. Il presidente del massimo tribunale brasiliano, Luis Roberto Barroso, ha precisato che non si tratta assolutamente di una legalizzazione.

Stati Uniti Il 26 giugno 2024 è cominciato in Russia il processo a Evan Gershkovich, giornalista statunitense del Wall Street Journal. Gershkovich era stato arrestato a Ekaterinburg il 29 marzo del 2023 e da allora è in carcere. Le autorità russe lo accusano di spionaggio

Assange torna a casa

Wikileaks, Epa/Ansa

“Dopo quasi quattordici anni di calvario giudiziario, il 26 giugno il fondatore di Wikileaks Julian Assange (nella foto) è tornato in libertà dopo aver raggiunto un accordo con la giustizia statunitense. Accusato di aver pubblicato più di 700mila documenti riservati sulle attività militari e diplomatiche americane, Assange si è dichiarato colpevole di “cospirazione per ottenere e divulgare informazioni relative alla difesa degli Stati Uniti” ed è stato condannato a 62 mesi di prigione, già scontati in detenzione preventiva a Londra. “Il patteggiamento è avvenuto a Saipan, nel territorio statunitense delle Isole Marianne Settentrionali, nel Pacifico”, scrive The Intercept. Da lì Assange è partito per tornare a casa in Australia. Secondo le ricostruzioni, è stato fondamentale il ruolo del primo ministro australiano Anthony Albanese che, dopo essersi insediato nel 2022, aveva messo la liberazione di Assange tra le priorità diplomatiche del suo governo. Senza un accordo, negli Stati Uniti Assange avrebbe rischiato una condanna fino a 175 anni di carcere. ◆

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1569 - 28 giugno 2024
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