Il 21 giugno il Ghana e gli investitori in possesso di titoli di stato del paese africano in valuta estera hanno raggiunto un accordo per ristrutturare parte dei debiti del governo di Accra, per un valore di tredici miliardi di dollari. Come scrive Bloomberg, si tratta di un grande passo avanti per il Ghana, che più di un anno fa è stato costretto a dichiararsi insolvente. I termini dell’intesa prevedono un taglio al valore nominale dei debiti e un differimento delle scadenze. La ristrutturazione del debito è una delle condizioni imposte dal Fondo monetario internazionale (Fmi) per concedere al paese un pacchetto di aiuti da tre miliardi di dollari. Ad aprile l’Fmi aveva bocciato un primo accordo tra il Ghana e i suoi creditori. ◆
Accordo con i creditori
Nuove sanzioni sul gas russo
Il 20 giugno l’Unione europea ha imposto delle sanzioni al commercio del gas naturale liquefatto (gnl) prodotto in Russia. È la prima misura che colpisce questa redditizia materia prima da quando il Cremlino ha invaso l’Ucraina nel 2022, scrive il Financial Times. In base all’accordo raggiunto tra gli ambasciatori dei paesi dell’Unione europea, gli esportatori russi non potranno più usare i suoi porti per trasferire il gnl da grandi imbarcazioni a navi più piccole destinate a paesi esterni all’Unione. Ma per gli stati dell’area, conclude il quotidiano britannico, non c’è ancora il divieto totale di comprare il gnl della Russia, la cui importazione è infatti cresciuta negli ultimi due anni.
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