Europa

Confermata Von der Leyen

Ursula von der Leyen a Strasburgo, il 18 luglio 2024  (Johannes Simon, Getty)

“I numeri con cui Ursula von der Leyen è stata confermata alla guida della Commissione europea sono decisamente migliori di cinque anni fa. Von der Leyen è riuscita ad assicurarsi una maggioranza solida in un parlamento, quello europeo, che di solito non è abituato alla disciplina di partito”. Così la Frankfurter Allgemeine Zeitung commenta la scelta di affidare di nuovo alla leader politica tedesca l’incarico più importante delle istituzioni europee. Il 18 luglio il parlamento di Strasburgo ha rieletto von der Leyen con 401 voti a favore sui 720 dell’assemblea. Una maggioranza ampia, ottenuta grazie ai consensi del Partito popolare, dei Socialisti e dei liberali di Renew, ai quali si sono aggiunti anche i Verdi. I voti contrari sono stati 284, tra cui quelli dei rappresentanti di Fratelli d’Italia, incerti fino all’ultimo sul sostegno alla presidente. “Von der Leyen ha fatto appello alle forze democratiche per combattere estremisti e demagoghi”, scrive il belga Le Soir. “Questo ‘fronte democratico’ ha retto per tre giorni, contro le truppe del Rassemblement national, di Alternative für Deutschland e dei loro alleati. Ma dovrà resistere per altri cinque anni”. ◆

Un accordo discusso

Darko Vojinovic, Ap/Lapresse

L’Unione europea parteciperà allo sfruttamento della miniera di litio di Jadar, in Serbia. L’accordo è stato siglato il 19 luglio a Belgrado dal cancelliere tedesco Olaf Scholz, dal presidente serbo Aleksandar Vučić ( nella foto ) e dal vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefčovič. Il progetto sembrava essere stato abbandonato da Belgrado dopo le proteste del 2022, alimentate dai timori per l’ambiente. Ma le cose sono cambiate. “Quando si parla di energia e materie prime, è stupefacente come i paesi occidentali, e anche orientali, dimentichino ogni scrupolo. Di fronte a petrolio, gas, litio o cobalto i famosi valori europei scompaiono”, scrive il serbo Vreme.

La battaglia sulle pensioni

Il 23 luglio il partito di sinistra radicale La France insoumise ha presentato in parlamento un progetto di legge per abrogare la discussa riforma delle pensioni approvata nel 2023, che ha aumentato l’età pensionabile da 62 a 64 anni. Come spiega la Reuters, cancellare la riforma voluta dal presidente Emmanuel Macron è uno dei principali obiettivi della coalizione di sinistra che il 7 luglio ha vinto le elezioni legislative.

Il reset europeo

Uno dei primi obiettivi del nuovo premier britannico Keir Starmer è rilanciare i rapporti con l’Unione europea. L’occasione per illustrare i piani del governo in materia è arrivata il 18 luglio con il quarto vertice della Comunità politica europea, che ha riunito nel Regno Unito i leader di più di quaranta paesi del continente. Nel discorso iniziale Starmer ha detto di voler ricostruire “la fiducia e l’amicizia” con i partner europei. Un impegno criticato dal conservatore Daily Telegraph: “È favorevole alla Brexit il 52 per cento dei britannici, ma solo l’1 per cento del nuovo governo laburista. Sarebbe una vergogna se la prima mossa di Starmer fosse cercare di riavvicinare il paese all’Unione, e combattere di nuovo le battaglie del 2016, invece di concentrarsi sulle sfide legate alla possibile vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti”.

Importazioni britanniche dai paesi dell’Unione europea, 1999-2022, percentuale del totale (Fonte: commonslibrary.parliament.uk)

Russia Il 19 luglio il tribunale di Kazan, in Russia, ha condannato la giornalista russo-statunitense Alsu Kurmasheva a sei anni e mezzo di prigione per i suoi articoli sull’invasione dell’Ucraina. “Il processo a porte chiuse e la condanna sono una parodia della giustizia”, ha detto il direttore di Radio Free Europe/Radio Liberty, il sito d’informazione per cui lavora Kurmasheva.

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1573 - 26 luglio 2024
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