Il governo tedesco stima che entro la fine del 2028 incasserà 51,3 miliardi di euro di tasse in meno rispetto a quanto previsto in precedenza. La conseguenza più immediata, spiega la Frankfurter Allgemeine Zeitung, è che si allargherà il fabbisogno già presente nel bilancio statale, aumentando le difficoltà della coalizione tra i socialdemocratici dell’Spd, i Verdi e i liberali dell’Fdp guidata dal cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz (nella foto). La revisione al ribasso delle entrate fiscali è legata soprattutto alle prospettive negative del settore manifatturiero e in generale dell’intera economia tedesca che, per la prima volta in due decenni, potrebbe chiudere in recessione anche l’anno in corso, bissando il risultato negativo registrato nel 2023. ◆
Buchi nel bilancio
Pessimisti sull’ambiente
Vari fondi d’investimento di Wall street hanno scommesso sul calo delle azioni legate alle tecnologie sostenibili come le batterie, i pannelli solari, le auto con motore elettrico e l’idrogeno, mentre continuano a puntare sulle fonti fossili, cioè il petrolio, il gas e il carbone. A questa conclusione arriva un’indagine di
Bloomberg condotta su cinquecento fondi d’investimento. Gli operatori di Wall street sostengono che, nonostante le promesse e i generosi incentivi offerti dai governi in America, in Europa e in Asia, l’energia pulita e le tecnologie sostenibili sono ancora lontane dall’affermarsi sui grandi mercati. Gli investimenti indispensabili alla lotta alla crisi climatica diventeranno redditizi più lentamente di quanto di pensi.
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