Il nuovo leader del Partito laburista Jeremy Corbyn ha tenuto il suo primo discorso all’assemblea del Labour in corso a Brighton. Il discorso di Corbyn era molto atteso perché una larga parte dei dirigenti del partito hanno osteggiato l’elezione del nuovo leader, che è arrivato al vertice dei laburisti il 12 settembre con il 59,5 per cento dei voti, sconfiggendo i rivali Andy Burnham, arrivato secondo con il 19 per cento e Yvette Cooper, che ha ottenuto il 17 per cento. La candidata “blairiana” Liz Kendall è arrivata ultima con il 4,5 per cento.
Corbyn ha fatto appello all’unità del partito e ha chiesto che si faccia una politica “corretta”. Il nuovo leader ha assicurato che non ci sarà nessuna divisione all’interno del gruppo dirigente del Labour e ha invitato al dialogo, inoltre ha spiegato che i valori devono tornare a far parte della politica.
Hall at Brighton conference centre is packed with Labour members waiting for Corbyn to speak #Lab15 pic.twitter.com/0qTgKtAbyE
— Frances Perraudin (@fperraudin) 29 Settembre 2015
Il nuovo leader dei laburisti ha attaccato la politica di austerità del primo ministro britannico David Cameron, invocando una società “più giusta”.
In presenza di migliaia di militanti riuniti a Brighton, Corbyn ha denunciato l’azione del governo conservatore, che punta solo a “proteggere una minoranza” e “a dire a tutti gli altri di accontentarsi di quello che ricevono”. I conservatori “si aspettano che milioni di persone lavorino più duramente e più a lungo per una qualità della vita inferiore”, ha proseguito Corbyn. “Vogliono farci credere che non c’è altra scelta, ma il nostro partito non l’accetterà”, ha tuonato il leader, invocando una politica “più generosa”.
“Voglio eliminare l’ingiustizia dal Regno Unito”, ha detto, ribadendo le sue proposte economiche come la nazionalizzazione delle ferrovie e la creazione di una banca nazionale di investimenti. “Sotto la mia guida, il Labour si opporrà alle politiche di austerità”, ha insistito nel suo discorso durato circa un’ora.
Jeremy Corbyn ha ribadito la sua volontà a tenere unito il partito anche nelle differenze: “In alcuni momenti saremo forse d’accordo di non essere d’accordo. Ma qualunque sarà l’esito, resteremo uniti, insieme nel Labour”.
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