Cina
Il 16 ottobre il presidente Xi Jinping ha rivendicato l’ascesa della Cina come potenza mondiale in un discorso pronunciato in occasione dell’apertura del ventesimo congresso del Partito comunista cinese a Pechino. Xi, che il 23 ottobre sarà confermato per uno storico terzo mandato, ha affermato che la Cina cercherà di risolvere la questione di Taiwan pacificamente, ma che non rinuncerà mai all’uso della forza se necessario.

Ucraina-Russia
Il 17 ottobre quattro esplosioni provocate da attacchi di droni sono state segnalate nella capitale ucraina Kiev. È stato colpito anche un edificio residenziale e ci sarebbero almeno due vittime. Intanto, il 16 ottobre l’Unione europea ha stanziato 500 milioni di euro per la fornitura di armi all’Ucraina e ha lanciato una missione di addestramento di quindicimila soldati ucraini.

Grecia-Turchia
L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur) ha chiesto il 16 ottobre un’inchiesta sul ritrovamento il 14 ottobre di 92 migranti nudi al confine tra la Grecia e la Turchia. I migranti, alcuni dei quali con segni di percosse, sono stati soccorsi dall’agenzia europea Frontex e dalle autorità greche dopo che avevano attraversato il fiume Evros.

Iran
Il 17 ottobre l’Autorità giudiziaria ha annunciato che otto detenuti sono morti e 57 sono rimasti feriti nell’incendio divampato sabato nella prigione di Evin a Teheran in seguito a “scontri e violenze”. Secondo l’agenzia ufficiale Irna, l’incendio non ha niente a che fare con il movimento di protesta che si è sviluppato dopo la morte di Mahsa Amini, ma alcune ong hanno messo in dubbio la versione delle autorità.

Etiopia
Il 16 ottobre l’Unione africana ha chiesto un cessate il fuoco immediato nella regione settentrionale del Tigrai, dove un’offensiva congiunta delle forze etiopiche ed eritree ha causato un deterioramento della situazione umanitaria. I ribelli del Fronte popolare di liberazione del Tigrai (Tplf) si sono detti disponibili a rispettare una tregua.

Messico
Dodici persone sono morte e tre sono rimaste ferite il 15 ottobre nell’attacco condotto da un commando armato all’interno di un bar a Irapuato, nello stato centrale di Guanajuato. Non si conoscono ancora le cause della strage. È in corso un’operazione della polizia, dell’esercito, della procura e della guardia nazionale per individuare i responsabili.

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