Ucraina-Russia
Il 19 ottobre le autorità ucraine hanno accusato la Russia di voler attuare una “deportazione di massa” della popolazione dei territori occupati. Poche ore prima le autorità filorusse della regione di Cherson, nel sud dell’Ucraina, avevano avviato il trasferimento di almeno 50mila persone verso est in risposta alla controffensiva ucraina. Il 20 ottobre Kiev ha annunciato restrizioni ai consumi di elettricità in seguito ai bombardamenti russi contro le infrastrutture energetiche del paese.

Regno Unito
La ministra dell’interno Suella Braverman, ultraconservatrice, si è dimessa il 19 ottobre dopo essere stata accusata di aver usato l’indirizzo email personale per inviare documenti ufficiali. Al suo posto è stato nominato Grant Shapps. Il 14 ottobre il ministro delle finanze Jeremy Hunt, che tre giorni prima aveva preso il posto di Kwasi Kwarteng, ha annunciato l’abbandono del programma economico della premier Liz Truss.

Birmania
Il 19 ottobre otto persone sono morte e diciotto sono rimaste ferite nell’esplosione di due bombe all’ingresso della prigione di Insein a Rangoon. Le vittime sono tre impiegati della prigione e cinque visitatori. L’attentato, che non è stato rivendicato, è stato attribuito ai “terroristi” dalla giunta militare al potere. Il carcere ospita centinaia di prigionieri politici arrestati dopo il colpo di stato del 1 febbraio 2021.

India
Il 19 ottobre l’ex ministro Mallikarjun Kharge, 80 anni, è stato eletto leader del partito del Congress (opposizione), che per la prima volta da più di vent’anni non sarà guidato da un esponente della famiglia Gandhi. Kharge sostituisce infatti Sonia Gandhi. Il partito del Congress, che condusse il paese all’indipendenza dal Regno Unito, è oggi fortemente indebolito.

Malawi
La polizia ha annunciato il 19 ottobre la scoperta nel distretto di Mzimba, nel nord del paese, di una fossa comune con i resti di venticinque persone, probabilmente migranti etiopi diretti in Sudafrica. Un portavoce della polizia, Peter Kalaya, ha spiegato che è stata aperta un’inchiesta per chiarire le cause del decesso.

Salute
Il 19 ottobre l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha affermato che la carenza di vaccini contro il colera dovuto all’aumento dei casi nel mondo costringe a passare da due somministrazioni a una sola. Dall’inizio dell’anno ventinove paesi hanno segnalato casi della malattia e preoccupano in particolare le epidemie ad Haiti, in Malawi e in Siria.

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