Ucraina-Russia
Il 24 novembre quattro persone sono morte e dieci sono rimaste ferite in un bombardamento russo a Cherson, città nel sud dell’Ucraina da cui le truppe di Mosca si sono ritirate due settimane fa. Intanto, gran parte dell’Ucraina è ancora senza elettricità e acqua corrente a causa dei raid russi contro le infrastrutture energetiche. Gli alleati occidentali di Kiev hanno definito questa strategia di Mosca un “crimine di guerra”.
Russia
La duma, la camera bassa del parlamento, ha approvato il 24 novembre alcuni emendamenti che ampliano in modo significativo il campo d’applicazione di una legge che vieta la “propaganda” lgbt+ nel paese. Le nuove norme vietano, non solo tra i minorenni ma anche tra gli adulti, “la promozione delle relazioni sessuali non tradizionali” in qualunque ambito, tra cui mezzi d’informazione, internet, pubblicità, letteratura, cinema e teatro.
Siria-Turchia
Il 24 novembre le Forze democratiche siriane (Fds), una coalizione a maggioranza curda, hanno affermato che otto dei loro combattenti sono rimasti uccisi il giorno prima in un raid dell’esercito turco contro il campo di Al Hol, nel nord della Siria. Le vittime erano impegnate a garantire la sicurezza del campo, dove sono detenuti più di 50mila familiari dei jihadisti del gruppo Stato islamico.
Iran
Il 24 novembre il consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha approvato, nonostante l’opposizione di Pechino, l’apertura di un’inchiesta internazionale sulla repressione delle manifestazioni di protesta in Iran dopo la morte di Mahsa Amini. Dei quarantasette paesi membri, venticinque hanno votato a favore, sei contro e sedici si sono astenuti. Secondo l’ong Iran human rights, il bilancio della repressione è di almeno 416 vittime, tra cui 51 minorenni.
Algeria
Un tribunale ha condannato a morte il 24 novembre quarantanove persone accusate di aver partecipato al linciaggio di Djamel Bensmaïl, un artista di 38 anni accusato ingiustamente di aver appiccato degli incendi in Cabilia nell’agosto 2021. La pena sarà commutata di fatto in ergastolo perché nel paese è in vigore una moratoria sulle esecuzioni.
Stati Uniti
Il 24 novembre Elon Musk, il nuovo proprietario di Twitter, ha annunciato il ripristino a partire dalla prossima settimana degli account che erano stati banditi negli ultimi anni, molti dei quali per aver promosso discorsi d’odio e notizie false. Resteranno esclusi gli account accusati di aver infranto la legge o coinvolti in casi significativi di diffusione di spam.
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