“Sarà la nuova età dell’oro per gli Stati Uniti”. Dal palco del Convention center di Palm Beach Donald Trump ha annunciato il suo trionfo, prima che arrivasse la conferma formale dopo la vittoria ufficiale in North Carolina, Georgia, Wisconsin e Pennsylvania.
Come nel 2016, Trump ha riconquistato il cosiddetto blue wall (muro blu, formato da Pennsylvania, Michigan e Wisconsin) in un duello serrato con Kamala Harris, che subisce una delle più clamorose sconfitte dei democratici da lungo tempo. Il ritorno ai repubblicani della Georgia e la vittoria in North Carolina ne sono un segno evidente: la candidata democratica aveva puntato molto su entrambi gli stati, cercando di fare leva nel primo sulla vasta comunità afroamericana e nel secondo sulle contestazioni interne per la scelta di Mark Robinson come candidato governatore. Argomenti probabilmente passati in secondo piano rispetto ai danni causati dall’urgano Helene negli scorsi mesi, che ha spianato la strada verso il dominio del sudest tanto auspicato da Trump in campagna elettorale.
Vittoria schiacciante su tutti i fronti, quindi, e quasi sicuramente nel resto degli swing states: a conteggi quasi ultimati in Michigan, Arizona e Nevada, risulta evidente la sproporzione determinante dei voti nelle contee e nelle aree rurali, conquistate dal candidato repubblicano, che ha lasciato spazio a Harris solo nelle grandi città o in alcune loro parti.
Il trionfo di Trump arriva anche dalla maggioranza ottenuta nel prossimo senato, controllato fino a oggi dai democratici. Il Partito repubblicano ha infatti raggiunto 51 senatori eletti su un totale di cento, dopo aver conquistato due seggi precedentemente occupati da democratici, con sette ancora da assegnare sui 34 che vengono rinnovati a questa tornata.
Alla camera, intanto, il risultato è ancora incerto, anche se al momento il Partito repubblicano è avanti con 195 seggi, contro i 176 dei democratici. Per ottenere la maggioranza, una delle due forze dovrà raggiungere i 218 seggi.
A sorpresa Trump ha vinto infine anche nel voto popolare. Il repubblicano ha conquistato circa il 51 per cento dei voti a livello nazionale (con più di 70 milioni di voti), contro il 47,5 per cento di Kamala Harris, con quasi cinque milioni di preferenze di scarto dalla sua rivale.
(The New York Times, The Associated press, Cnn, Bbc )
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