Il Jornal do Brasil informa che nel mese di febbraio Rio ha superato di quattro volte il Medio Oriente per numero di persone uccise. Intanto in India i recenti scontri tra indù e musulmani hanno provocato in pochi giorni almeno settecento morti. Più di quelli di Rio e del Medio Oriente messi insieme. Questione di punti di vista, di pesi e di misure, questione di dove si nasce e di cosa fa notizia. Ma forse è normale che sia così. Alcuni morti restano statistiche, altri diventano simboli. Abbiamo a che fare tutti i giorni con i simboli, e li scegliamo anche con obiettivi diametralmente opposti. È un simbolo Safiya Husaini, la donna nigeriana che rischia la lapidazione per adulterio (la Corte d’appello di Sokoto dovrebbe decidere il 25 marzo). È un simbolo Marco Biagi, l’economista vigliaccamente ucciso la sera del 19 marzo a Bologna.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it