Alla fine di questa lunga estate di intercettazioni e domande senza risposta, la conclusione è che la vita privata del presidente del consiglio italiano non ci interessa. Per niente. Faccia pure quello che vuole. E possibilmente senza troppa pubblicità.

Sorprende, invece, lo stupore di alcuni: la vera notizia, il vero scoop sarebbe se l’uomo che ci ha dato Drive in e le veline leggesse Kant in tedesco, la sera, prima di addormentarsi. Dopo settimane e mesi di inchieste e accuse viene da chiedersi se sia tutto qui: possibile che le uniche zone d’ombra nella costruzione dell’impero economico e politico dell’imprenditore più ricco d’Italia siano legate alle donne che ha o non ha frequentato in questa o quella villa? Insomma, è solo una questione di stile? Di decenza? Forse aveva ragione Nanni Moretti nel Caimano: tutti sanno già tutto su Silvio Berlusconi. Chi voleva sapere sa. Solo chi non vuol capire fa finta di non sapere.

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