Maschi, bianchi, di sinistra, italiani, intorno ai cinquant’anni. Sono tanti i punti di contatto tra Gipi, Michele Serra e Francesco Piccolo. Hanno scritto tre libri usciti quasi insieme: unastoria (Gipi), Gli sdraiati (Serra), Il desiderio di essere come tutti (Piccolo).

Raccontano storie molto diverse (autobiografiche? Forse sì, ma non importa) che hanno in comune la presenza di padri e figli, la difficoltà di crescere per consentire ai figli di diventare a loro volta padri, e la ricerca del modo giusto per non ripetere gli errori commessi dai propri genitori.

Vogliono salvarsi, ma non sanno come farlo. Ci provano. E anche se forse ci riescono, le loro risposte sono personali. Sono tre libri in cui gli autori filtrano il tempo in cui vivono e lo restituiscono a chi legge con tutte le sue brutture, le incomprensioni, le ferite inflitte e subite.

In questo senso non sono tre libri “belli” e gli autori non ne escono “bene”: si espongono con le loro debolezze e le loro fragilità. Che poi sono le nostre. Per questo sono tre libri da mettere sotto l’albero di Natale.

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