Capolavoro! Memorabile! Colpo del secolo! Spettacolare! Esclamazioni di entusiasmo e aggettivi enfatici si sono sprecati per commentare il modo in cui Matteo Renzi ha gestito l’elezione del presidente della repubblica.
Nel suo complesso la classe politica dà così raramente buona prova di sé che si grida al miracolo perfino quando un compito importante ma tutto sommato non eccezionale, come l’elezione del nuovo capo dello stato, viene svolto senza troppe storie.
Sui giornali e in tv l’elezione di Sergio Mattarella è stata accompagnata da un clima da stadio, con l’eccitazione di un derby storico, come se la politica fosse un campionato di calcio.
E tutti sono diventati retroscenisti, raffinati analisti, esperti di tattiche e strategie. Ma la politica per cui ci si appassiona non dovrebbe essere anche, e forse soprattutto, qualcos’altro?
Questo articolo è stato pubblicato il 6 febbraio 2015 a pagina 5 di Internazionale, con il titolo “Politica”. Compra questo numero | Abbonati
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