Martha C. Nussbaum, La nuova intolleranza

Il Saggiatore, 260 pagine, 17 euro

Negli ultimi anni in Europa e negli Stati Uniti sono stati discussi, proposti e talvolta approvati provvedimenti che, con il pretesto della lotta al terrorismo, colpiscono i musulmani: il divieto di indossare il foulard, la proibizione di costruire minareti e altre restrizioni di vario tipo. In questo libro la filosofa Martha Nussbaum identifica all’origine di queste decisioni una nuova paura che pone fine alla tradizione di tolleranza religiosa a lungo rivendicata dall’occidente.

Si tratta di una paura “narcisistica”, determinata cioè da un’eccessiva concentrazione su di sé che scarica su soggetti altri, spesso poco conosciuti, preoccupazioni e sospetti. Per combattere l’intolleranza bisogna agire su questa paura in tre modi: stabilire princìpi politici che privilegino la libertà e l’uguaglianza religiosa degli individui e non dei gruppi; fare un autoesame che ci consenta di superare la tendenza a considerare la nostra religione come priva di contraddizioni; ed esercitare quelli che chiama “gli occhi interni”, gli organi che ci permettono di assumere il punto di vista degli altri.

Una volta stabilito ciò, usando la filosofia per capire la realtà, racconta gli errori compiuti da politici, intellettuali e costruttori nel caso Park51, la polemica relativa alla costruzione di un centro religioso dotato di una sala di preghiera gestito da un gruppo islamico a pochi isolati da Ground Zero.

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