Sono circa trentamila i migranti arrivati finora a Lampedusa dal Nordafrica. Un numero destinato ad aumentare, ma inferiore a quello registrato in altre occasioni. Negli anni novanta, per esempio, l’Italia ha accolto 77mila profughi delle guerre balcaniche, per lo più con la stessa formula giuridica (il permesso di soggiorno temporaneo per ragioni umanitarie) usata per le persone sbarcate a Lampedusa.

Quasi tutti gli altri paesi europei accolgono un numero di rifugiati più consistente. Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, nel 2009 la Germania ha accolto 593mila persone, la Gran Bretagna 270mila, la Francia 200mila e i Paesi Bassi 80mila. L’Italia accoglie un rifugiato ogni mille abitanti, la Germania più di sette, la Gran Bretagna quasi cinque. Insomma, se si attuasse una redistribuzione proporzionale dei rifugiati in Europa, dovremmo accoglierne di più, non cederli ai vicini.

Tutti i paesi europei hanno irrigidito le procedure per l’ingresso. Dobbiamo chiedere all’Europa di costruire soluzioni condivise sui rientri assistiti e i reinsediamenti. Ma allo stesso tempo dobbiamo essere pronti a delegare poteri a istituzioni sovranazionali. Questi problemi possono essere gestiti meglio a livello europeo.

Internazionale, numero 894, 22 aprile 2011

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