Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Domanda semplice e veloce sulle frequentazioni online: qual è il miglior passo da fare dopo i messaggi? Un vocale? Una telefonata? Una videochiamata? O un incontro veloce di persona?

Io raccomando una videochiamata veloce, prima di un breve incontro di persona in un luogo pubblico. Se una persona non è disposta a passare dal video per confermare che le sue foto siano recenti e di non essere un impostore, un tirapacchi o un chatbot, non merita il piacere della tua compagnia.

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Aiuto! Continuo a innamorarmi! Di tutte le mie amiche donne!

Magari! Dovresti smetterla! Di usare l’uccello! Come bacchetta da rabdomante! Per sceglierti le amiche donne!

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Prima parlavamo sempre, io e il mio ragazzo. Condividevamo tutto. Adesso faccio fatica a farlo parlare, condividere le cose, passare del tempo con me. Più glielo chiedo, più si chiude a riccio. E il sesso scordiamocelo proprio. Come posso far rinascere la nostra intimità?

Puoi soltanto chiederglielo. Lo hai già fatto ripetutamente e a quanto pare la risposta a tutte e tre le richieste (parlare, condividere, scopare) è “no”. Quindi è arrivata l’ora di andarsene.

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Cos’è meglio: manette o polsiere?

Ovviamente con manette intendi quelle in acciaio usate dalle forze dell’ordine che si chiudono intorno ai polsi. Con polsiere immagino tu intenda quelle più larghe di cuoio, idealmente imbottite, che si chiudono con delle fibbie. Le manette sono efficaci, ma per giocare non sono comode né sicure; se si attorcigliano possono provocare danni ai nervi o alle ossa; e mentre alcuni kinkster trovano eccitanti le situazioni da forze dell’ordine, altri si smontano all’idea. Invece le polsiere di cuoio sono molto più sicure e più comode da indossare a lungo durante i giochi, oltre a evocare situazioni da maniaci depravati, che molti kinkster preferiscono.

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C’è questo tizio, che a volte sembra straveda per me, e altre volte mi ignora completamente. Dal caldo al freddo. Tira e molla. Prima mi sta addosso e poi sparisce. Che devo fare?

Trovatene un altro.

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Quando un uomo mi definisce la sua amante mi fa accapponare la pelle. Mi sento come Bill Murray in Ghostbusters: “Mi ha smerdato!”. Quella parola riferita a me mi fa venire voglia di buttarmi nella doccia. Però non dico niente perché so che è usata come un complimento. Cos’ho che non va?

Niente. Tanta gente ha un’avversione per certe parole che suscitano sentimenti irrazionali di disgusto, e amante ti disgusta come bagnato, inguine, mutande, catarro e saliva disgustano altre persone. Io, per dire, ho sempre odiato la parola capezzolo riferita a me, perciò ho fatto i salti di gioia quando, uno o due decenni fa, i gay hanno cominciato a usare tette. (Non producono latte, ma sono pur sempre tette: demansionate, non in servizio, ma pur sempre tette). Ecco alcune possibili alternative per amante che i tuoi amanti potrebbero usare per te (proposte in ordine ascendente di importanza sentimentale): svuotatoio, scopamica, amica con qualcosa in più, ragazza, fidanzata, promessa, dolce metà, coniuge, moglie.

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Per il nostro anniversario io e il mio fidanzato andiamo nella Repubblica Dominicana. Lui è molto dotato e vuole fare l’attivo. Io voglio essere un bravo passivo, ma come faccio a farmi i lavaggi intimi in un paese in cui l’acqua del rubinetto non è potabile?

Vendono l’acqua in bottiglia – ho controllato – e come sa chiunque si sia dimenticato a casa la peretta per i clisteri e abbia dovuto improvvisare, una bottiglia di plastica spremibile è un buon sostituto.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Vorrei che mi mettessi in contatto con l’uomo che vuole un ragazzo sottomesso disposto a compiere per lui il sacrificio estremo e farsi asportare i genitali. Farei qualunque cosa pur di avere un ragazzo, anche se comportasse quel sacrificio. Per favore mandagli il mio indirizzo email.

Non mi è permesso mettere in contatto fra loro i miei lettori – dietro consiglio del mio avvocato – ma non posso impedire ai miei lettori di lasciare un commento sotto una specifica rubrica o puntata del podcast nella speranza di catturare l’attenzione di uno specifico lettore o partecipante telefonico. Però, prima che tu faccia qualcosa di avventato: la disperazione è tutt’altro che sexy, e non credo ci sia nulla che trasmetta più disperazione di: “Mi farei tagliare cazzo e palle pur di rimediare un fidanzato”. I fidanzati sono una bella cosa – io sono un grande fan dei miei – ma a meno che diventare nullo sia una cosa che hai sempre voluto, non è una cosa che tu debba fare “per amore”.

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Il mio fidanzato è depresso, cosa che in genere riesco a gestire. Gli do tutto l’appoggio di cui sono capace. Però ultimamente sto passando anch’io un periodaccio, e riesco a sostenerlo meno. E ho bisogno che anche lui faccia la sua parte. Forse però lui non è in grado. E il tipo di appoggio di cui ho bisogno io adesso è sentirmi voluta, desiderata. Perciò, se lui ha problemi di calo del desiderio, io che faccio?

Devi chiederti per quanto tempo ancora sei disposta a stare con qualcuno che – per qualsiasi motivo – non può venire incontro alle tue esigenze emotive e sessuali. Le attenuanti vanno sempre considerate, per carità, e chi mette fine a una relazione ai primi segnali di difficoltà non ha mai preso il suo impegno seriamente. Però le attenuanti non devono essere paralizzanti, e l’impegno non è un patto suicida sessuale ed emotivo. Se qualcuno non appaga le tue esigenze ma compie uno sforzo sincero per arrivare al punto di riuscirci, è giusto restargli accanto. Perciò la domanda che io faccio a te è: il tuo fidanzato lo sta facendo, quello sforzo?

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È meglio essere espliciti e specifici quando si programma un incontro complicato da organizzare – pensare in anticipo, prenotare una stanza d’albergo, noleggiare un’auto – o bisogna lasciare anche spazio all’improvvisazione? Ho la sensazione che la mia partner potenziale si sentirebbe sotto pressione se cominciassi a prendere questi accordi. Però, se navighiamo solo a vista, magari la cosa non si concretizza proprio.

Organizza tutto, ma di’ questo (convintamente) alla tua partner potenziale: “Voglio prenotare una stanza d’albergo e noleggiare un’auto in caso ci servissero, ma senza stress. Se quando ci incontriamo non te la senti o se non me la sento io, non deve succedere niente. Sono abbastanza sicuro che mi piacerebbe passare la notte con te, ma una serata passata da solo a guardare film con la cena servita in camera sarebbe un premio di consolazione niente male”.

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Provo sentimenti contrastanti per un tizio e non so come risolvere la questione. Da un lato sento che potrebbe essere l’amore della mia vita, il più bravo che ho mai avuto a letto, eccetera. Dall’altro mi viene voglia di scacciarlo, di allontanarmi da lui, di prendere le distanze, eccetera. Continuo a scrivergli lettere in cui lo lascio, ma che poi non spedisco. Perché lo desidero al punto che consuma ogni mio pensiero, eppure voglio anche eliminarlo dalla mia vita? Come faccio a sapere cosa voglio davvero?

Potrebbe essere un caso di persona giusta nel momento sbagliato, cioè di uno con cui ti vedi a impegnarti ma non sei ancora pronta a farlo, oppure il tuo senso di ragno sta captando qualcosa che non riesci a vedere o ad articolare chiaramente. È un buon momento per chiamare a raccolta le tue migliori amiche – per farti sostenere, non buttare giù – e chiedergli di essere brutalmente sincere su cosa pensano di questo tizio come persona e su voi due come coppia.

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Qual è il posto migliore per incontrare persone eticamente non monogame nel 2024?

Per quanto la gente ami lamentarsene, le app d’incontri e di rimorchio restano tuttora il posto migliore in cui conoscere persone con interessi sessuali di nicchia o interessate a modelli di relazione non convenzionali, cioè aperte, poliamorose, tolleamorose, semimonogame, scambiste, dadt, stag/vixen, cuck/slut e tutte le altre forme che può assumere una relazione eticamente non monogama.

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A letto duro troppo a lungo e voglio riuscire a venire più facilmente. Quando mi faccio le seghe non me lo stritolo. Consigli?

Vai con l’artiglieria pesante: oltre alla stimolazione diretta del cazzo durante il sesso penetrativo (anale o vaginale che sia), mettici anche quella ai capezzoli (se ce li hai sensibili), infilati un butt plug (se il tuo culo partecipa ai giochi), fatti dire qualche porcheria (se è una cosa che ti piace).

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Come faccio a sapere quando è ora di aprire una relazione?

Quando hai parlato con il tuo partner del fatto di aprirla e siete entrambi d’accordo. Questo non significa che sarete entrambi contenti (alcune persone la aprono perché costrette), ma dovete dare tutti e due il consenso.

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Sono un maschio bisessuale con una relazione, e ho bisogno di cazzo. Sono un cinquantenne e ho voglia di esplorare. Da dove comincio?

Scattati delle foto rappresentative, scaricati Sniffies (oppure Grindr, Scruff, Feeld) e procurati del cazzo.

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Ho un rapporto non ben definito e mai ufficializzato. Non so che razza di futuro abbiamo e lui finora è incapace o non disposto a fare un discorso al riguardo. Semmai fa dei commenti sul fatto che non vuole pensarci più del dovuto, analizzare troppo la cosa, fare un qualche sforzo emotivo. Come faccio ad avere un po’ di chiarezza?

Qui il problema non è la mancata chiarezza da parte sua – che è stato chiaro eccome – ma le illusioni da parte tua. Lui non vuole quello che vuoi tu, cioè un rapporto definito, un impegno, e gli obblighi emotivi e sociali che ne derivano. In questo momento è lui a ottenere quello che vuole, cioè l’uso completo dei tuoi orifizi, perché tu ti sei convinta che lui sia poco chiaro, mentre non è così. Mandalo affanculo e stop.

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Posso considerarmi sex positive se non voglio fare sesso? Più in generale, nell’utopia gay (che sembra molto sex positive), dove si colloca uno come me? Un po’ di informazioni sul mio conto: sono un maschio di 32 anni. Cresciuto in una famiglia cattolica ma non più credente. Attualmente vado dallo psicologo.

Se uno che ha cento partner sessuali all’anno può considerarsi asessuale – e ne ho incontrato uno così di recente – non vedo perché uno che non vuole fare sesso non possa considerarsi sex positive. E comunque esserlo non significa fare sesso, che lo si voglia o no. Significa vedere il sesso e il legame sessuale come qualcosa di positivo (non solo dal punto di vista riproduttivo), e darsi il permesso di fare le scelte sessuali più giuste per sé – compresa quella di non fare sesso – e lasciare che gli altri facciano altrettanto.

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C’è un motivo per cui gli unici interessasti a me ultimamente sono i tizi già impegnati in altre relazioni?

Quando eri un gay più giovane – mi hai inviato la tua domanda tramite Instagram, ho dato uno sguardo al tuo profilo, sei un maschio gay – la maggior parte dei tuoi coetanei era single e disponibile. Adesso che sei un po’ più grande, i tuoi coetanei hanno più probabilità di essere accoppiati. Ma dal momento che tra i maschi gay le relazioni aperte sono la regola, quei tizi sono ancora disponibili. Quindi il bacino degli uomini single ma disponibili che sono interessati a te si è ridotto, mentre quello dei maschi gay accoppiati ma disponibili che sono interessati a te si è allargato.

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Perché riesco a venire solo se stimolata dal vibratore, e non quando provo a farlo con le mani?

Prima di procurarti il vibratore riuscivi a venire con le mani? Se sì, può darsi che tu abbia sviluppato una dipendenza fisica o psicologica dall’attrezzo. Se invece non ci riuscivi, potresti essere una di quelle donne incapaci di venire senza quel tipo di stimolazione intensa e profonda dei tessuti clitoridei interni che solo un vibratore è in grado di fornire. Nel primo caso, se la cosa ti dà fastidio, puoi provare a fare a meno del vibratore per un po’. Nel secondo, ti conviene inginocchiarti ogni giorno e ringraziare il cielo per quel vibratore che ti ritrovi.

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Dove accidenti sono le mie chiavi?

Mio marito si chiede la stessa cosa due o tre volte al giorno. E le sue chiavi sono sempre lì dove le ha lasciate, è solo che non le lascia mai due volte nello stesso posto. Perciò mio marito si è preso uno di quegli allarmi da portachiavi telecomandati che emettono un suono acutissimo quando pigia un pulsante sul telefono. È un sistema che funzionerebbe alla perfezione, se solo lui lasciasse il telefono due volte nello stesso posto.

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Qual è il modo migliore di conoscere uomini da frequentare per un maschio gay sessantenne?

Lo stesso che usa chiunque altro voglia conoscere gente da frequentare: farsi un profilo sulle app d’incontri o rimorchio, iscriversi a un circolo, fare volontariato, andare nei posti, fare cose, conoscere gente, scoparsi quelli che vogliono scoparti, continuare a scoparsi quelli che vogliono continuare a scoparti. In bocca al lupo!

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È normale che mi si gonfi parecchio la prostata dopo un orgasmo? Cioè al punto da farmi male quando mi siedo.

No: potrebbe essere un segno di prostatite, e ti conviene andare dal tuo medico.

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Come mai mi eccito tantissimo quando il mio partner mi dice che è fiero di me durante il sesso?

I kink di elogio esistono. Inoltre, se sei stata cresciuta in una famiglia in cui il sesso era un tabù, o all’interno di una religione che vede il sesso come qualcosa di umiliante, sentirti dire dal tuo partner che è fiero di te per esserti presa il suo uccello fino in gola può essere eccitante, rincuorante e curativo al tempo stesso.

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Devo buttare la collezione di vestiti che ho rubato a gente con cui sono andato a letto ora che ho una nuova partner?

Secondo me non ti stai facendo la domanda giusta.

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Come ti comporti con un sub con scarsa libido quando sei una mamma dom delicata che ne vuole di più?

Integra il sub che hai già con altri, oppure ordina al tuo sub di leggere la rubrica che ho scritto sulla masturbazione assistita – uno dei modi in cui un partner che ha poca libido può aiutarne uno che ne ha tanta – e inseritela nel vostro repertorio di sessioni.

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Cosa raccomandi per dare una sforbiciata alle palle?
Ti direi questo un aggeggio per castrare il bestiame. Aspetta, però, forse tu intendevi ai peli?

(Traduzione di Francesco Graziosi)

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