Tre anni di guerra
La morte di Slobodan Milosevic vista dalla stampa balcanica e da tre disegnatori serbi. Le responsabilità del dittatore, l’incapacità del Tribunale dell’Aja di fare giustizia
Ha ingannato tutti facendosi passare per un uomo. E ora racconta in un libro cosa si prova a stare dall’altra parte
I Mondiali di calcio 2014 si svolgono in Brasile dal 12 giugno al 13 luglio. Al torneo, arrivato alla sua ventesima edizione, partecipano 32 squadre. Leggi
Presto il Consiglio di sicurezza dell’Onu deciderà se adottare le sanzioni contro l’Iran, accusato di voler costruire la bomba atomica. Ma chi ha aiutato il governo di Teheran?
Il deputato conservatore britannico Boris Johnson spera che Silvio Berlusconi vinca le elezioni. Perché tutto si può dire di lui, ma non che sia noioso
In Brasile migliaia di persone lavorano in condizioni disumane. Per eliminare la schiavitù il governo agisce sul campo. La Vanguardia ha seguito un’operazione in Amazzonia
Si conoscono in rete, si scambiano un posto per dormire e viaggiano senza metter piede negli alberghi. Sono i giovani turisti che vogliono esplorare il mondo, ma anche farsi nuovi amici
Le foto di Alessandro Digaetano
Gli inca masticavano le foglie per sopportare la fatica. Leone XIII la usava come tonico. Oggi i consumatori aumentano, soprattutto tra gli adolescenti europei. L’Italia è al terzo posto
Stiamo viaggiando silenziosamente a 320 chilometri orari quando io e Paul, il nostro batterista, ordiniamo un bento, la tipica scatola del pranzo giapponese. Leggi
“Cercare di umanizzare la guerra è una follia. Il primo a pensarlo fu Albert Einstein, quando disse che la guerra si può solo abolire. Nel terzo millennio il mondo dovrebbe abolire la guerra, proprio come qualche centinaio d’anni fa è stata abolita la schiavitù. E smettere così di massacrare milioni di cittadini. Perché se i civili sono le principali vittime delle guerre, di fatto significa che i civili sono il nemico. Le guerre vengono dichiarate da governi, presidenti, dittatori, prima da re, imperatori, insomma da chi ha il potere. I cittadini non le vogliono le guerre. Al punto che il potere deve sforzarsi molto per convincere i cittadini ad accettare la guerra, andare ad ammazzare e farsi ammazzare. Deve raccontare bugie. Deve convincere le persone che la guerra è giusta, che va bene, che questa volta sarà diverso. In realtà basterebbe chiedere ai cittadini come la pensano”. Gino Strada, intervistato da Serena Dandini il 19 febbraio 2006. Leggi
Le dichiarazioni contraddittorie e surreali, le vittime irachene e americane, le cifre di una guerra che sta sfuggendo di mano a tutti. Raccontata dallo scrittore Eliot Weinberger
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati