Il motore di ricerca più famoso del mondo ha rivoluzionato il web. Ma dagli Stati Uniti arriva l’allarme: Google può diventare un pericolo per la privacy di tutti noi. In mano a governi, magistrati, spie
Le foto di Ami Vitale
Lo sfruttamento indiscriminato delle risorse idriche, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, rischia di provocare una carestia globale. L’inchiesta di Fred Pearce
Come spiega John Lanchester nel suo articolo, i giornalisti di tutto il mondo sono ossessionati da Google. C’è chi pensa che bisognerebbe smettere di definirla un’azienda tecnologica per chiamarla col suo vero nome: un’impresa di comunicazioni, il più grande editore del mondo. Google sta diventando un vero e proprio fornitore di contenuti, per di più autogenerati dagli utenti (geniale): quelle ricerche che vengono risolte con la prima schermata dei risultati (il nome di una persona, l’indirizzo di un negozio eccetera). Google e i suoi fondatori sono così ricchi che i loro limiti non dipendono da quello che possono spendere, ma dalle idee che riescono a concepire. Un progetto così non poteva che nascere in una grande università (Stanford). E non c’è da stupirsi, in un paese dove una singola università (Harvard) gestisce un fondo da 26 miliardi di dollari: come la finanziaria 2006 dell’Italia. Leggi
Il motore di ricerca inventato da Larry Page e Sergey Brin ha rivoluzionato il web. Ma l’enorme mole di dati in suo possesso è un pericolo per la privacy degli utenti
Studenti e sindacati manifestano contro i nuovi contratti di lavoro. Ma il padre della riforma, il premier Dominique de Villepin, va avanti per la sua strada: ostinato e contrario al dialogo
La Repubblica Centrafricana è ridotta sul lastrico. La speranza di vita non supera i quarant’anni. Le strade non sono asfaltate e i funzionari pubblici ricevono lo stipendio ogni quattro mesi
Qual è il momento in cui nemmeno un disastro nucleare vi distoglierebbe dalla scrittura? Leggi
Ma non lo sapete che una porzione di fugu su cento è mortale? Leggi
All’inizio del secolo scorso era il rifugio esclusivo dei ricchi di Buenos Aires. Oggi la spiaggia simbolo di Mar del Plata richiama ventimila persone al giorno, da tutta l’Argentina. Cronaca di una giornata d’estate
Al contrario dell’Europa, la Cina non si lascia intimidire da Washington. E i politici Usa temono Pechino. Leggi
Nei tredici anni in cui ha diretto il settimanale le vendite sono raddoppiate, raggiungendo un milione di copie. Qualche settimana fa ha sorpreso tutti e ha annunciato le sue dimissioni
Li chiamano hikikomori. Sono le migliaia di adolescenti giapponesi che si chiudono nella loro stanza e ci restano anni, per ribellarsi al conformismo sociale e familiare. Perché?
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