Il nuovo Medio Oriente. L’analisi di Olivier Roy, il reportage di Amira Hass e i commenti di Ahmed Rashid e Slavoj Žižek.
In Siria, in Marocco e in Egitto molti ragazzi faticano a trovare lavoro e accusano i governi di non fare nulla per loro.
C’è chi si arrabbia con il computer e chi parla con le piante. La tendenza ad attribuire caratteristiche umane agli oggetti è un modo per difenderci dall’ignoto, dalla solitudine e dagli imprevisti.
In Tunisia e in Egitto è scesa in piazza una nuova generazione. Che è più istruita, individualista e laica della precedente, scrive Olivier Roy.
La crisi politica in Tunisia ha spinto migliaia di persone a emigrare verso l’Europa. Il governo italiano sta affrontando la situazione nel peggiore dei modi, scrive un giornale algerino.
L’attentato all’aeroporto di Mosca ha messo a nudo tutti gli errori del Cremlino nella lotta al terrorismo. Se la strategia di Putin non cambierà, i russi dovranno convivere con la violenza per molti anni.
Durante i giorni della rivolta gli egiziani hanno riscoperto anche l’orgoglio della convivenza civile. Leggi
La globalizzazione ha creato una generazione di miliardari diversa da quelle precedenti. Molti sono partiti dal nulla, lavorano di più e apprezzano la meritocrazia. Ma soprattutto sono meno legati ai paesi d’origine e sono convinti che senza di loro il mondo non potrebbe andare avanti.
Le immagini che hanno vinto il premio World Press Photo
Ellen Johnson-Sirleaf è una delle tre donne a cui è stato assegnato il Nobel per la pace 2011. Dal 2005 è la presidente della Liberia e si presenterà anche alle elezioni dell’11 ottobre. Molti liberiani la considerano una salvatrice. La sua sfida è rilanciare l’economia e aiutare il paese a lasciarsi alle spalle gli anni della guerra.
Gli occidentali chiedono una transizione “nel rispetto delle leggi”, come se Mubarak avesse avuto a cuore i diritti civili. Leggi
Senza fare troppo rumore, il 25 gennaio i senatori statunitensi hanno reintrodotto una legge che garantisce al presidente il potere di bloccare internet in caso di emergenza nazionale. “La scelta dei tempi non poteva essere peggiore”, ha commentato l’Economist: tre giorni dopo in Egitto Mubarak ha chiuso gli accessi alla rete per cercare di fermare le rivolte. Una mossa disperata. Innanzitutto per il costo in termini economici: l’Ocse calcola che i cinque giorni di blackout sono costati all’Egitto 90 milioni di dollari. E poi perché è inutile. Ormai l’interconnessione e la ramificazione delle reti di comunicazione è così estesa che sperare di impedire ogni forma di collegamento è utopistico. Gli egiziani che hanno internet sono venti milioni e quelli con il cellulare sono 55 milioni. Ed è proprio l’evoluzione dei telefoni cellulari che sta trasformando il panorama delle comunicazioni in tutto il mondo. Lo studio di un’importante società di investimenti stima che nel 2011 per la prima volta si venderanno più smartphone, cioè cellulari in grado di collegarsi a internet, che computer tradizionali. Un sorpasso che trasformerà l’industria tecnologica e che avrà ricadute anche in altri settori. In Francia e in Gran Bretagna, per esempio, una delle ragioni della crisi dei giornali gratuiti è proprio la diffusione degli smartphone. Dalla metropolitana di Londra a piazza Tahrir, la rivoluzione passa anche attraverso il telefono. Leggi
Silvio Berlusconi sarà processato per prostituzione minorile e concussione. È in gioco la sua carriera politica e il futuro del paese.
Di Othman Selmi
Di Geoff Nicholson
Stefano Moretti, Scappare fortissimo Leggi
Ciccio Merolla, Patrizia Laquidara e Hotel Rif, Joan as Police Woman Leggi
La mostra di foto di Patrick Chauvel cerca di ricordarci che viviamo il momento di pace più lungo da secoli, ma che non bisogna darlo per scontato. Leggi
È stato per tre anni il numero due di Wikileaks, poi è andato via dopo aver litigato con il fondatore. Ha raccontato la sua storia in un libro.
Sulle piste e nelle discoteche di Arosa per il Gay ski week. La Svizzera punta molto sugli omosessuali: sono i turisti che spendono di più.
Lo zenzero aiuta a ridurre i dolori muscolari? Leggi
La Fiera informatica 2011, che si tiene in questi giorni all’Avana, ci ha messi di fronte al nostro medioevo tecnologico. Leggi
Se le tecnologie dell’informazione non fossero l’idolo dei nostri tempi, nessuno potrebbe credere che la rivoluzione nordafricana sia avvenuta grazie ai social network. Leggi
Nei test di lettura e comprensione le ragazze vanno assai meglio dei maschi. Leggi
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