Niente tv e tanto studio. Educare i figli pretendendo sempre il meglio da loro. È la ricetta di una madre di origini cinesi che sta dividendo l’America.
Di grande attualità, in Francia, un calendario che si apre con un’immagine del presidente Nicolas Sarkozy con un paio di occhiali scuri e un bastone bianco. Leggi
El Chapo doveva occupare un ruolo intermedio nella organizzazione criminale. In dieci anni di governo di destra, ha raggiunto una forza inedita nella storia messicana. Leggi
Per realizzare le sue inchieste si è travestito da imam e cameriere. Ha una missione: smascherare la corruzione della società ghaneana.
Cent’anni dopo la conquista del polo sud, oggi si può pagare un’agenzia di viaggio e ripercorrere le rotte dei primi esploratori.
G. A. Cohen, Socialismo, perché no? Leggi
Green July, Treefight for Sunlight, Crystal Fighters Leggi
Per tanti anni le italiane hanno trattenuto la loro rabbia contro una società maschilista. Dopo l’ultimo scandalo sessuale che ha colpito il premier hanno deciso di ribellarsi.
Di Patrick Chappatte
Perché il governo statunitense non ha subordinato gli aiuti allo sviluppo dell’Egitto ad alcune condizioni, come un serio impegno da parte del governo nella lotta alla corruzione? Leggi
Chissà come si comporterebbe in Italia Amy Chua. Insegna legge a Yale e ha scritto un libro che in America fa discutere. Chua racconta che ha cresciuto le sue due figlie, oggi adolescenti, applicando i rigidi sistemi educativi cinesi: niente tv, niente videogiochi e tantissimo studio. Il mestiere di genitore è difficile a ogni latitudine, e in ogni epoca. Ma bisogna ammettere che nell’Italia di oggi non è semplice educare un figlio o una figlia, soprattutto se adolescenti: l’età in cui si prende per la prima volta in mano un giornale, si guardano i notiziari in tv e ci si comincia a formare una coscienza civile e sociale. Se noi adulti abbiamo una gamma di reazioni che va dalla noia alla nausea, quali sono i pensieri di un dodicenne o di una sedicenne mentre legge di bunga bunga e culi flaccidi, di escort e cocaina? Quali ricordi avranno questi ragazzi quando diventeranno adulti? In che modo quello che leggono oggi si rifletterà sui loro rapporti personali di domani, sull’idea che avranno delle istituzioni, della responsabilità civile, della giustizia, dell’impegno, della politica? Che paese stiamo preparando per i nostri figli? Leggi
E se il federalismo servisse a produrre periodicamente un serio rapporto nazionale sullo stato dell’educazione? Leggi
Claudia Andujar ha documentato per trent’anni la vita e la cultura degli yanomani in Brasile. Arrivando a visualizzare i loro sogni, scrive Christian Caujolle.
Fiamminghi contro valloni. Bruxelles contesa tra le due comunità. E il paese senza un governo da quasi otto mesi. Il Belgio, per decenni simbolo della convivenza pacifica nell’Europa unita, rischia di spaccarsi. Il reportage di Ian Buruma.
Finora il progetto di Google e Science ha permesso la digitalizzazione del 12 per cento dei libri pubblicati dal 1500. Leggi
Il principio di non contraddizione è uno dei fondamenti della filosofia occidentale. Ma secondo una nuova teoria esistono doppie verità che lo mettono in discussione.
Di Charlotte Shane
I leader della rivolta del Cairo sono stati torturati dal regime di Mubarak. La testimonianza del dissidente Maajid Nawaz.
L’unica vera missione patriottica è incrinare il muro dell’ipocrisia. Leggi
Curzio Malaparte, La pelle Leggi
Bere molti liquidi aiuta a sconfiggere il raffreddore? Leggi
L’aumento dei prezzi dei generi alimentari e le catastrofi climatiche minacciano la stabilità mondiale. L’intervento di Michael Klare.
Amy Chua, professoressa di legge a Yale, difende gli obiettivi e i metodi educativi delle madri cinesi: pretendere il meglio dai figli e usare punizioni severe. Una sfida alla presunta superiorità dell’educazione occidentale che ha diviso l’opinione pubblica statunitense. L’inchiesta di Time.
I governi occidentali temono che dopo Mubarak andranno al potere gli islamisti. Ma hanno un’immagine distorta della realtà egiziana, scrive il filosofo Tariq Ramadan sul New Statesman.
Prima di dormire fate solo rapide incursioni in quelle distese sconfinate di pagine, e in poco tempo finite per convincervi che forse è meglio abbandonare del tutto la lettura. Leggi
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati