I veri obiettivi della missione militare. I dubbi della comunità internazionale. Il rischio di una lunga guerra civile. La Libia nei commenti della stampa straniera.
Il governo “ha insabbiato gli incidenti nucleari e ha nascosto i veri costi e i problemi legati all’industria nucleare”. Sono le parole di un parlamentare giapponese in un cablogramma di Wikileaks. In tutta Europa molti ambientalisti seri e onesti sono profondamente convinti della bontà della scelta nucleare. Sono persuasi che inquini molto meno di tante altre fonti di energia disponibili oggi. E i suoi rischi sono relativi, dicono: il disastro di Fukushima va relativizzato, messo nel contesto di un terremoto devastante. In fondo non è perché c’è un incidente aereo che le persone smettono di volare. Forse hanno ragione. Però la domanda da fare a Margherita Hack, Chicco Testa e Umberto Veronesi è questa: ma davvero ve la sentireste di affidare la costruzione di una centrale nucleare, la sua gestione e lo smaltimento delle scorie radioattive alla nostra classe politica? La stessa classe politica che non riesce a smaltire la spazzatura di una città di medie dimensioni, a gestire la rete elettrica senza blackout e a costruire un’autostrada senza l’infiltrazione della mafia e della camorra? Leggi
Francia e Gran Bretagna volevano intervenire subito. Ma Washington aveva dei dubbi. Il dietro le quinte dell’attacco occidentale contro la Libia.
La risoluzione dell’Onu non si limita a imporre una zona di esclusione aerea sul paese nordafricano, scrive Issandr el Amrani.
Gli occidentali mentono sulle vere ragioni della guerra, scrive David Rieff. Non è vero: sono i libici che vogliono l’intervento, risponde Rami Khouri.
Quando mi sono affacciato a guardare l’oceano ho visto con orrore che i quartieri più vicini al mare erano scomparsi. Parla lo scrittore Kazumi Saeki.
Anche a San Diego gli iracheni si dividono in base alle diverse appartenenze etnico-religiose. Leggi
Il potere dell’organizzazione criminale sull’isola è ancora molto forte. Ma sempre più spesso gli imprenditori si rifiutano di pagare il pizzo e i beni dei boss vengono confiscati, scrive Smithsonian.
Il nucleare senza rischi non esiste. L’ha dimostrato una volta per tutte l’incidente nella centrale giapponese di Fukushima. L’unica soluzione è spegnere i reattori, scrive la Zeit.
Tutto comincia con una telefonata. Poi gli incontri con un hacker misterioso, le verifiche e il lavoro di una squadra di grandi giornalisti. La più grande fuga di notizie della storia raccontata dal direttore del New York Times.
Con il programma di recupero delle favelas, sono cambiati anche i quartieri residenziali della città. Le case valgono di più e gli abitanti hanno riscoperto il piacere di viverci.
L’origine della schizofrenia è ancora un mistero. Ma alcuni psichiatri cercano di individuare il momento in cui la malattia sta per colpire, nella speranza di fermarla.
Il reportage sul ruolo dell’energia negli Stati Uniti con cui Mitch Epstein ha vinto il Prix Pictet, il concorso fotografico dedicato allo sviluppo sostenibile.
Figlio di immigrati etiopi in Belize, è diventato una star dell’hip hop. Poi è finito in carcere. La musica e la fede l’hanno salvato
A Sarajevo tra cattedrali, moschee e sinagoghe. La città è un’ottima base per una gita nella foresta di Sutjeska, prima di proseguire per Mostar.
Di Golo.
Nathan Heller
Charles Simić
La cosa più saggia da fare è aspettare che marzo passi e porti via il raffreddore. Leggi
Christopher Isherwood, La violetta del Prater Leggi
Carlo Donolo, Italia sperduta Leggi
L’immane catastrofe che ha devastato il Giappone crea una strana situazione, dal punto di vista visuale. Leggi
Nel sud del mondo non ci sono solo le guerre a rendere difficile la vita delle scuole. Leggi
La ginnastica oculare può migliorare la vista? Leggi
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